LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono poco mossi, con il Brent sotto i 69 dollari il barile, sui timori per la disputa commerciale tra Cina e Stati Uniti e le prospettive per l'economia globale che contrastano il sostegno offerto dalle tensioni nel Medio Oriente e dai tagli all'offerta.
Dati diffusi oggi hanno mostrato che gli utili delle società industriali cinesi sono diminuiti ad aprile mentre i nuovi ordini per beni capitali prodotti negli Stati Uniti sono scesi più del previsto in un ulteriore segnale di rallentamento economico.
Il fattore principale che impedisce il rialzo dei prezzi del greggio sulle notizie geopolitiche è la preoccupazione per l'economia globale, secondo l'analista di Petromatrix Olivier Jakob. "Le prospettive macroeconomiche non appaiono buone," ha detto.
I futures sul Brent scambiano in rialzo di 7 centesimi a 68,76 dollari il barile attorno alle 11,40, dopo un calo del 4,5% la scorsa settimana. I futures sul greggio Usa arretrano di 24 centesimi a 58,39 dollari il barile.
Entrambi i contratti hanno registrato la settimana scorsa il maggior ribasso su base settimanale dell'anno. Le festività di oggi negli Stati Uniti e nel Regno Unito limitano la partecipazione, tenendo bassi i volumi.
Le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Iran, con l'annuncio da Washington venerdì che avrebbe schierato più truppe in Medio Oriente, non hanno avuto un grande impatto sul mercato finora.
"La mossa aumenta ulteriormente le tensioni in queste zone, ma con la chiusura odierna dei mercati statunitensi e britannici e con la maggior parte delle tensioni geopolitiche probabilmente già scontate nei prezzi, gli effetti sulle quotazioni del greggio rimangono contenuti," si legge in una nota di JBC Energy.