Investing.com - Future europei incerti per la seduta di venerdì dopo il crash dei mercati statunitensi che ha visto il Nasdaq perdere oltre il 6% per poi chiudere al -5%, lo S&P 500 ha perso il 3,6%, mentre il Dow Jones ha registrato il -3,1% (maggior calo intraday da marzo 2020) con Treasury a 10 anni consolidatosi sopra il rendimento del 3%.
Si prevede un avvio poco sopra la parità per Mib e Cac, di -15 punti per il Dax con Euro Stoxx pressoché flat.
Inasprimento monetario, prospettive economiche deboli, e le continue interruzioni alle catene d'approvvigionamento in Cina continuano a lasciare vulnerabili gli investitori, i quali sono tornati a prezzare un aumento dello 0,75% per la riunione Fed del 15 giugno con l'87% di possibilità (Investing.com Fed rate monitor).
Gli indici di Wall Street hanno azzerato i guadagni registrati mercoledì sera dopo le parole del governatore Powell, il quale ha escluso un aumento di 75 punti base dei fed funds dicendosi convinto di poter assicurare un "soft landing" per l'economia Usa evitando quindi la recessione.
"Se si sale del 3% e poi si perde del mezzo percento il giorno successivo, è una cosa abbastanza normale. Ma avere il tipo di giornata che abbiamo avuto ieri e poi vedere invertiti i guadagni precedenti del 100% in mezza giornata è davvero straordinario", ha affermato a CNBC Randy Frederick, amministratore delegato del trading e dei derivati presso lo Schwab Center for Financial Research.
Al tappeto anche gli indici asiatici questa mattina, con Hang Seng in calo del 3,7%, Shanghai al -2,1% dopo le lunghe festività e ASX200 in ribasso del 2,2%. In controtendenza il Nikkei, +0,7%.
Tra le altre asset class, l'EUR/USD rivede il supporto di 1,05, mentre il Brent prosegue i rialzi oltre i 112$ a barile in linea con le discussioni in atto a Bruxelles sull'embargo al greggio russo.
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