FRANCOFORTE (Reuters) - Deutsche Bank (ETR:DBKGn) ha registrato un calo del 27% nell'utile del secondo trimestre a causa del crollo dei ricavi nell'investment banking, anche se il calo è stato inferiore alle attese grazie all'aumento dei tassi d'interesse che ha alimentato i guadagni della divisione al dettaglio.
L'utile netto di pertinenza agli azionisti è risultato pari a 763 milioni di euro, in calo rispetto a 1,046 miliardi di euro dell'anno precedente, ma superiore alle attese degli analisti per un utile di circa 571 milioni di euro.
L'istituto di credito tedesco ha rivisto al ribasso le previsioni per la divisione d'investment banking, aspettandosi ricavi leggermente inferiori nel 2023 rispetto alla precedente stima di ricavi stabili.
Nel secondo trimestre Deutsche ha anche dovuto far fronte a un aumento dei costi non operativi, in parte a causa di maggiori spese per controversie e licenziamenti.
I dati sottolineano le tendenze più ampie del settore bancario globale, con le banche d'investimento in difficoltà a causa della sospensione delle operazioni, mentre i tassi d'interesse più elevati stimolano altre divisioni.
La divisione retail di Deutsche è diventata il maggior generatore di ricavi del gruppo nel trimestre. Gli analisti prevedono che la divisione al dettaglio supererà anche la banca d'investimento come principale fonte di ricavi per l'intero anno, dopo tre anni consecutivi sugli scudi.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)