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Directa, Ceo: "Dopo IPO, nuova divisione private banking da 1 mld di AuM"

Pubblicato 08.12.2021, 10:55
Aggiornato 08.12.2021, 11:54
© Reuters.
ENX
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Di Alessandro Albano 

Investing.com - Il progetto di quotazione era nell'aria già dal lontano 2000, epoca di grande entusiasmo sui mercati finanziari. Poi, complice anche la crisi finanziaria del 2007/08, l'idea era finita nel cassetto. 20 anni dopo, con un nuovo Ceo, l'approdo di Directa SIM a Piazza Affari può dirsi ormai concretizzato. 

"Il progetto dell'IPO è stato uno dei motivi principali che mi hanno spinto ad accettare l'incarico come Ad di Directa. Un progetto a cui avevamo dato un tempo di sei anni e invece lo abbiamo completato in soli 2 anni", afferma ad Investing.com l'amministratore delegato Vincenzo Tedeschi, entrato nel gruppo ad inizio 2020 al posto di Mario Fabbri, tra i membri fondatori della Sim torinese. 

Dopo un primo tentativo di quotazione, poi ritirato, nei primi anni 2000, la società ha vissuto "un lento declino in termini sia di mercato che di clienti", ma ora, spiega il nuovo Ceo ad Investing, "Directa è pronta per la quotazione dopo un ottimo lavoro di book-building e collocamento". 

La SIM torinese, fondata nel 1995 e pioniere del trading online in Italia con oltre 50.000 conti aperti, debutterà su Euronext (PA:ENX) Growth Milan (segmento di Borsa Italiana dedicato alle PMI) il prossimo 22 dicembre, in un IPO dalle premesse tutt'altro che negative. 

Dopo aver annunciato la pre-ammissione il primo dicembre, con una forchetta di prezzo di euro 2,8/3,2 e una capitalizzazione pre-money di 42/48 milioni, grazie all'ottimo book-building e all'attività di collocamento sul retail, il broker piemontese ha deciso di chiudere l’offerta nella giornata di martedì, in anticipo rispetto al termine inizialmente fissato per il 13 dicembre.

"La domanda è stata molo forte sin dai primi due giorni" sottolinea Tedeschi, "soprattutto da parte del pubblico retail". Una novità dell'offerta Directa rispetto alle recenti IPO di Piazza Affari è infatti il doppio destinatario, sia cliente retail che investitore istituzionale. 

Una quotazione avvenuta attraverso la sottoscrizione in aumento di capitale (mediante emissione di 1,5 milioni di nuove azioni) e collocamento azionario (mediante la vendita di 750.000 azioni esistenti da parte di alcuni degli attuali azionisti), con la stessa Directa che è stata il collocatore esclusivo della propria offerta sul pubblico retail.

"Se è stato necessario essere cliente per partecipare all'offerta, si è reso altrettanto necessario un lungo road-show per la parte istituzionale visto l'ampio numero di investitori interessati. Il numero di azioni richieste è stato di gran lunga superiore alle azioni disponibili, per questo abbiamo deciso di chiudere l'offerta in largo anticipo", spiega l'Ad. 

Il prezzo finale, per quanto la fascia sia ristretta, non è ancora stato individuato ma, come sottolinea il manager, "verrà deciso in un cda specifico che farà un'analisi dettagliata degli ordini, in quanto i retail hanno effettuato ordini nel range di prezzo, mentre gli istituzionali in alcuni casi hanno dato ordini con limiti di prezzo".

Sul retail, precisa Tedeschi, vista la chiusura anticipata, "verrà utilizzato il meccanismo di allocazione comunicato preventivamente; tale meccanismo prevede in prima battuta l'allocazione di un lotto minimo a tutti i richiedenti ed in ordine temporale di richiesta. Solo nel caso di altri lotti disponibili si procederà in modo proporzionale alle richieste, mentre nell'ipotesi di ulteriori lotti richiesti con medesima priorità temporale si privilegeranno le allocazioni sui clienti più storici".

Come verranno destinati i proventi dell'offerta? La raccolta dell'IPO, precisa l'Ad, verrà "interamente destinata ad una nuova divisione che la società ha costituito nel secondo semestre e si amplierà nel 2022, quella del private banking e Wealth management, che è stata affidata ad un nuovo Ad, Giancarlo Marino".

Il target della società piemontese è costruire "una rete di consulenti finanziari sul territorio, a Torino inizialmente e poi a Milano e Roma", in un segmento "nuovo per il business della società". Per i primi 3 anni, cioè nell'arco di piano presentato per la quotazione, Directa sarà soltanto "un distributore e non un produttore di prodotti di risparmio gestito", afferma Tedeschi, con l'obiettivo "di raggiungere un asset under management di oltre 1 miliardo nel solo private banking nel 2024", a cui si aggiunge un utile record delle attività attuali di 3,9 milioni registrato nel primo semestre 2021 (+117% YoY).

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