Di Alessandro Albano
Investing.com - Seduta contrassegnata dalle cedole a Piazza Affari, con ben 18 società del FTSE MIB che staccheranno il dividendo per un totale di circa 50 società quotate a Palazzo Mezzanotte. A livello tecnico, l'effetto potrebbe ammontare per lo 0,98% sull'indice principale, ora vicino alla soglia psicologica dei 25.000.
In termini monetari, circa 5 miliardi di euro andranno nelle tasche degli azionisti a cui si aggiungono i 2,8 miliardi staccati nel mese di aprile. Come riporta OraFinanza.it, con il pagamento delle cedole valide sugli utili del 2019 (bloccate a causa della crisi), ma anche a un anticipo sui profitti maturati nel 2021, si potrebbe arrivare a un totale di 17,3 miliardi di euro. Rispetto all’anno precedente siamo a 4,3 miliardi in più.
Si segnalano i ritorni assicurati dalle utilities, con A2A (MI:A2) e Italgas (MI:IG) che hanno un pay-out rispettivamente pari al 4,5% e 4,76%. Tra i finanziari, Unipol (MI:UNPI) distribuisce cedole pari al 5,65% mentre Azimut (MI:AZMT) al 4,76%.
Sotto i riflettori Generali (MI:GASI) che distribuisce il premio più alto, pari a 1,01 euro per azione, mentre ad ottobre si aggiungeranno ulteriori 46 centesimi. Sugli utili 2020, il Leone di Trieste staccherà una cedola di 1,47 euro per azione con un rendimento dell'8,3%.
Caso banche
Gli istituti di credito tornano alla cedola, ma solo in parte, dopo lo stop arrivato dalla BCE nel 2020 a causa della pandemia. L'istituto di Francorforte ha dato l'ok alla distribuzione fino al 15% del risultato netto 2019/2020 senza superare la soglia dei 20 punti base di capitale Cet1.
Sotto i riflettori Intesa Sanpaolo (MI:ISP). La banca di Torino distribuirà un premio di 0,0357 euro, il massimo consentito dalla Bce, per un importo complessivo di 693,67 milioni di euro sul miliardo accantonato.
Per ricompensare gli azionisti rimasti senza cedola nel 2020, Intesa prevede una distribuzione di contanti da riserve per 10 centesimi per azione, con un rendimento del 5% a valere sugli utili 2020.
Per OraFinanza.it, si dovrebbe inoltre aggiungere, stavolta sugli utili 2021, un'ulteriore cedola con un pay-out (quota di utili distribuibili) pari al 70% dell'utile netto. Una parte di questa cedola sarà distribuita entro la fine del 2021 sotto forma di acconto.
Altrove, ha fatto notizia UniCredit (MI:CRDI) che ha deciso di non pagare la cedola 2020 sui titoli Cashes, dopo avere registrato una perdita netta d'esercizio di 2,79 miliardi lo scorso anno. La mossa ha colto di sorpresa gli investitori di Gae Aulenti, dopo le rassicurazioni dalla banca durante la call sui risultati annuali e affondato i titoli stessi negli scambi over the counter.