Investing.com - Il prezzo dell’oro scende questo lunedì, staccandosi dal massimo di quasi due mesi mentre i timori per le tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord si stanno ridimensionando.
Sul Comex, i future dell’oro scendono di 1,80 dollari, o dello 0,1%, a 1.292,18 dollari l’oncia troy alle 2:45 ET (06:45 GMT). Nella seduta precedente, il prezzo ha toccato il massimo dal 6 giugno di 1.298,10 dollari.
Il metallo giallo ha registrato un aumento per il terzo giorno consecutivo venerdì, segnando l’aumento settimanale maggiore in quattro mesi con le tensioni in Corea del Nord che hanno spinto la domanda del metallo prezioso come investimento rifugio.
I timori geopolitici sembrano essere diminuiti questo lunedì: il Segretario alla Difesa USA Jim Mattis ed il Segretario di Stato Rex Tillerson hanno dichiarato che il governo Trump continuerà a cercare una soluzione diplomatica con Pyongyang.
Intanto, il capo della CIA Mike Pompeo e il consigliere alla sicurezza nazionale H.R. McMaster parlando ieri in televisione hanno dichiarato che non ci sono segnali che possa scoppiare una guerra con la Corea del Nord.
I commenti rassicuranti hanno seguito le parole della scorsa settimana del Presidente Donald Trump secondo cui le opzioni militari contro la nazione sono “pronte”.
I trader si preparano ad una settimana densa di eventi economici, tra cui il report mensile sulle vendite al dettaglio di domani, per avere maggiori indicazioni sulla tempistica del prossimo aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.
Gli investitori seguiranno da vicino inoltre i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Fed, attesi mercoledì, per cercare di capire come la banca centrale intende normalizzare il bilancio.
I mercati restano scettici circa la possibilità che la Fed possa alzare i tassi di interesse ancora una volta quest’anno, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed, per via dei timori per le prospettive deboli sull’inflazione, ma il processo di riduzione del bilancio dovrebbe iniziare entro settembre.
Sempre sul Comex, i future dell’argento salgono di 7,4 centesimi, o dello 0,4%, a 17,14 dollari l’oncia troy.
Intanto, il platino è in calo dello 0,6% a 982,30 dollari, mentre il palladio è pressoché invariato a 893,72 dollari l’oncia.
I future del rame, invece, crollano dopo che la Cina ha riportato dati deludenti sulla produzione industriale.
La produzione industriale è salita del 6,4% a luglio rispetto all’anno scorso, il tasso più lento da gennaio, secondo i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica cinese. Gli analisti avevano previsto un incremento del 7,2%, in calo dal 7,6% di giugno.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale del metallo industriale, con il 40% del consumo globale lo scorso anno.