Investing.com - Dopo il breve intervento alla Camera, il premier Draghi ha consegnato le proprie dimissioni al Presidente Mattarella, e alle 12:00 CEST formalizzerà la fine del governo ai deputati dopo i colloqui con Casellati, presidente del Senato, e Fico, presidente della Camera.
"Anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, grazie per questo e per tutto il lavoro fatto in questo periodo", ha affermato l'ormai ex primo ministro prima di salire al Colle per il colloquio con Mattarella.
Il PdR, dopo le dimissioni formali alla Camera, procederà secondo il calendario costituzionale con il ricevimento nel pomeriggio di Casellati e Fico e il successivo scioglimento delle Camere, con elezioni previste per l'inizio di ottobre secondo le prime indiscrezioni.
Come comunicato in una nota, il Quirinale "ha preso atto" delle dimissioni del primo ministro, con il governo che "rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti" fino alle elezioni.
In una nota, Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, ricorda che dopo le tensioni di giovedì e le dimissioni di Draghi respinte da Mattarella i mercati avevano scontato che "i partiti politici avrebbero trovato un compromesso in extremis per evitare una crisi politica in un momento così delicato per l’Italia".
L'Italia, infatti, deve affrontare questioni critiche sia dal punto di visto geopolitico (guerra in Ucraina e tensioni nei rapporti diplomatici con la Russia) che da quello economico (crisi energetica, requisiti per fondi PNRR, legge di bilancio, scudo anti-spread e rischi di recessione) e sanitario (nuova campagna vaccinale per la quarta dose).
Secondo l'esperto di IG, la scelta di M5S, Lega e Forza Italia di non sostenere più il governo di unità nazionale con a capo Mario Draghi avrà "conseguenze fortemente negative sull’andamento dell’azionario italiano e aumenterà le tensioni sullo spread con un forte rialzo dei rendimenti dei titoli di stato italiani".
Con il FTSE MIB che è già il peggior indice in Europa nel trading odierno, "crediamo che i timori degli investitori su un lungo periodo di instabilità politica in Italia possano portare lo spread nel breve termine a 250 punti base e nel medio sui 300 pb", scrive Diodovich. Al momento, il rendimento del Btp a 10 anni è in rialzo del 6,4% ad un tasso del 3,7%, mentre il differenziale con il Bund si è allargato a 240 punti base (+18 pb da mercoledì).
Attenzione anche al meeting della BCE che "in caso di un piano non convincente per evitare la frammentazione finanziaria dell’eurozona (scudo anti-spread) potrebbe contribuire ad un ulteriore ampliamento dei differenziali di rendimento". Infine, per lo strategist l’uscita di Draghi "aumenta le probabilità che il Governing Council possa associare al nuovo programma di acquisto titoli condizionalità più stringenti del previsto".