Di Geoffrey Smith
Investing.com - Le azioni di TotalEnergies (EPA:TTEF) scendono a Parigi questo mercoledì, mentre la rivale norvegese Equinor (OL:EQNR) schizza a Oslo: i due colossi si sono aggiunti a una crescente lista di profitti record per le società integrate di petrolio e gas.
Il gigante francese ha riportato un utile netto rettificato di 36,2 miliardi di dollari, mentre Equinor ha generato 28 miliardi di dollari, entrambi sfruttando l’impennata dei prezzi del petrolio e del gas dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia un anno fa.
Nel quarto trimestre Total ha svalutato la sua partecipazione nel produttore di gas Novatek (MCX:NVTK) di 4,1 miliardi di dollari, il che ha contribuito a far sì che l’utile netto riportato fosse di soli 20,5 miliardi di dollari, anche se comunque superiore alle aspettative degli analisti. Il gruppo francese ha annunciato ulteriori 2 miliardi di dollari di buyback nel trimestre in corso e ha aumentato il dividendo di oltre il 6% a 2,81 euro per azione, dopo aver già annunciato un dividendo speciale di 1 euro (1 euro=1,0775 dollari).
“Sebbene in calo rispetto ai massimi del trimestre precedente a causa delle incertezze sulle prospettive della domanda, nel quarto trimestre i prezzi del petrolio e del gas e i margini di raffinazione sono rimasti forti in mercati caratterizzati da restrizioni dell’offerta”, ha dichiarato in un comunicato l’amministratore delegato di Total Patrick Pouyanne.
Ha aggiunto che il gruppo si aspetta di poter mantenere i rendimenti quest’anno, prevedendo di pagare il 35%-40% dei profitti. Di conseguenza, il dividendo trimestrale dovrebbe salire a 74 centesimi per azione.
Anche Equinor ha aumentato notevolmente i suoi payout, incrementando il suo dividendo trimestrale regolare del 50% a 30 centesimi, oltre a una serie di dividendi speciali da 60 centesimi nei prossimi quattro trimestri, per un pagamento totale di circa 11 miliardi di dollari. Inoltre, la società ha annunciato un programma di riacquisto di 4,8 miliardi di dollari quest’anno, oltre agli 1,2 miliardi di dollari che intende riacquistare regolarmente ogni anno.
La guerra in Ucraina ha avuto un impatto diverso sulle due società. Mentre Total è stata colpita da quasi 15 miliardi di dollari di svalutazioni per i suoi ingenti investimenti in Russia, Equinor ha beneficiato di una plusvalenza grazie ai suoi giacimenti di gas nel Mare del Nord, che sono diventati indispensabili come fonte alternativa di gas dopo che la Russia ha tagliato le sue esportazioni durante l’estate.
La produzione di gas di Equinor è aumentata dell’8% sull’anno, mentre la produzione di petrolio è diminuita del 6%, lasciando la produzione complessiva di petrolio e gas in calo del 2% sull’anno, a 2,04 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno. L’azienda prevede che la produzione complessiva aumenterà del 3% quest’anno.
Equinor guadagna soprattutto in Norvegia, dove i suoi profitti sono tassati con un’aliquota massima del 78%. La società prevede di pagare quasi 50 miliardi di dollari di tasse per l’anno scorso.
Alle 10:30 CET, le azioni di Equinor segnano un’impennata del 6,2%, mentre quelle di TotalEnergies sono in calo dell’1,8%.