Di Mauro Speranza
Investing.com – Attacco aereo per gli Stati Uniti in Siria, prima operazione militare per il neo eletto alla presidenza Joe Biden. Le forze aree hanno preso di mira una struttura legata ad una milizia filo iraniana in Siria, dopo che i ribelli avevano attaccato le forze americane in Iraq. L’obiettivo dell’esercito USA era quello di limitare la capacità della milizia di condurre attacchi nel futuro.
"Su ordine del presidente Biden, le forze militari statunitensi hanno condotto raid aerei contro infrastrutture utilizzate da gruppi militanti filo iraniani nell'est della Siria", dichiara il portavoce del Pentagono John Kirby in una nota. “I raid sono stati autorizzati in risposta ai recenti attacchi contro americani e personale della coalizione in Iraq", aggiunge il portavoce.
"Siamo fiduciosi sull'obiettivo che abbiamo attaccato, siamo convinti che era usato dalla stessa milizia sciita che ha condotto gli attacchi" contro basi Usa in Iraq, spiegava F. Kirby, secondo cui i bombardamenti hanno distrutto varie strutture localizzate ad un punto di controllo alla frontiera usate da una serie di gruppi di militanti sostenuti dall'Iran, inclusi Kait'ib Hezbollah e Kait'ib Sayyid al-Shuhada.
Le vittime tra i combattenti filo iraniani sono state 17, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani e secondo Kirby la risposta militare è stata proporzionata e si aggiunge agli sforzi diplomatici.
L'attacco, aggiunge il portavoce, "manda un messaggio inequivocabile: il presidente Joe Biden agirà per proteggere il personale americano e della coalizione. Nello stesso tempo abbiamo agito in modo deliberato per la de-escalation della situazione complessiva sia nella Siria orientale che in Iraq".
Le operazioni militari contro le forze statunitensi sono iniziate il 15 febbraio, per poi proseguire nei successivi giorni, e sono state attribuite a milizie alleate a Teheran, mentre ci si aspetta la ripresa dei negoziati sul nucleare tra Iran, Europa e USA.