Sul valore del FTSE MIB oggi pesano le quotazioni delle azioni del settore bancario che in apertura sostengono l’indice, colpito dalla paura per la crisi dell’immobiliare cinese dopo che il titolo China Evergrande Group (HK:3333) ha subito l'ennesimo crollo a Hong Kong.
A convincere i mercati è la nuova versione della tassa sugli extraprofitti delle banche, rivista da Palazzo Chigi nel weekend, con i partner di Governo finalmente allineati sulle modifiche da apportare.
Soddisfatto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al punto che Forza Italia ha deciso di ritirare tutti gli emendamenti presentati in merito al provvedimento. Cambia la tassa, dunque, ma non il suo gettito che dovrebbe attestarsi sempre sui 3 miliardi di euro, utili per finanziare la prossima legge di bilancio.
Il nuovo testo prevede un'alternativa per le banche, consentendogli di scegliere se versare subito l’imposta o destinare un importo pari a 2,5 volte la tassa al rafforzamento del patrimonio. L’emendamento estende poi il prelievo sull’intero biennio 2021-23, così da aggirare il problema retroattività, e fissa il tetto massimo dell’imposta allo 0,26%, invece dello 0,1%, cambiandone però la base imponibile, che verrà calcolata non più sul totale dell’attivo, ma sull’importo complessivo dell’esposizione al rischio, una precisazione che permette di escludere i titoli di Stato. Infine, il Governo ha introdotto il divieto per gli istituti di credito, su cui vigilerà l’Antitrust, di traslare gli oneri del prelievo sui costi dei servizi erogati a imprese e famiglie.
Tutte modifiche che sembrano apprezzate dai mercati. Nel momento in cui si scrive, infatti, Piazza Affari è guidata da Banco Bpm (BIT:PMII) SpA (BIT:BAMI) (+2,81%), Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (BIT:BMPS) (+2,04%) e Bper Banca SpA (BIT:EMII) (+1,94%), a seguire c'è il titolo di Intesa Sanpaolo SpA (BIT:ISP), mentre UniCredit SpA (BIT:CRDI) dopo l'apertura con il segno più ha virato in territorio negativo.