Investing.com - Non si ferma il calo di Fiat (MI:FCHA) che oggi cede l’1,39% a metà mattinata, dopo che ieri era crollata a -12,20% a seguito della diffusione dei dati sugli utili, in un contesto nettamente negativo che ha portato il Ftse Mib a cedere oltre il 2%.
Crollo che era arrivato nonostante l’esercizio 2018 definito “eccezionale”, con “performance record” da parte dell’ad Mike Manley.
A scatenare le vendite a Piazza Affari su Fca erano state le stime su ebit e i margini per il 2019, che si aggiungevano al cash flow industriale previsto oltre 1,5 miliardi, dato che condizionerà gli investimenti del gruppo all’atto della modernizzazione della gamma, nonché i costi che hanno portato all’archiviazione del ‘dieselgate’ negli Stati Uniti.
Secondo alcuni analisti, il mercato forse si aspettava un ‘sacrificio’ da parte degli azionisti, dirottando magari parte dell’extra-cedola (2 miliardi) arrivata dalla cessione di Magneti Marelli al nuovo corso.
Le reazioni degli istituti di rating
Non si è fatta attendere la reazione delle agenzie con Equita Sim che ha ritto a 16,5 euro il target price, rispetto al precedente 17,8 euro, confermano, però, il rating “hold”.
Sulla stessa scia Kepler Cheuvreux, che porta a 16 euro il prezzo obiettivo (precedente 18 euro) e confermato il “buy” sulle azioni Fiat-Fca.
Più pessimista, invece, Barclays (LON:BARC), che dopo aver tagliato il target price a 15 euro (18 il precedente), ha peggiorato a “Equalweight”, neutrale, il rating.