di Stefano Rebaudo
MILANO (Reuters) - Ferrari (MI:RACE) chiude un altro trimestre con risultati in forte crescita sopra le attese degli analisti, ma soprattutto rompe il tabù di quota 10.000 auto vendute in un anno, anche se in una prospettiva di medio periodo, cioé al 2025.
Una mossa che aprirebbe le porte a un salto significativo in termini di crescita dimensionale, dopo oltre 15 anni in cui i volumi complessivi sono rimasti sotto o intorno 7-8.000 veicoli.
Le azioni in borsa hanno chiuso a in rialzo del 6,8% a 49,2 euro, con scambi più che doppi rispetto alla media, con 1,2 milioni di pezzi.
"La base clienti è cresciuta in modo considerevole e quindi è possibile -- e questo non comporta nessun impegno della società in questa direzione -- che il numero delle vetture vendute sia ben oltre le 10.000 al 2025", ha detto l'AD Sergio Marchionne nella call con gli analisti.
Quota 10.000 veicoli è importante perché i produttori che non superano questo numero nel mondo sono tenuti ad adempimenti meno stringenti in termini di risparmio di carburante ed emissioni negli Usa, secondo il prospetto del collocamento della società a Wall Street.
Un aumento del numero delle auto vendute potrebbe mettere a rischio l'esclusività del marchio, cui i clienti Ferrari tengono molto e che il gruppo non intende mettere in discussione.
"E' molto difficile dire quali possono essere i volumi al 2025, principalmente a causa dei vincoli per l'omologazione dei veicoli in futuro in differenti giurisdizioni", ha detto l'AD. "Quello che so di sicuro è che c'è una forte espansione della base clienti, che è rilevante in tutti i continenti".
Per quanto riguarda la necessità di abbassare le emissioni, Marchionne è stato piuttosto chiaro, affermando come tutto il settore auto, a partire dal 2020, dovrà avere a motori che abbiano una componente di ibrido.
CAUTELA SU ESPANSIONE IN ALTRI SETTORI DEL LUSSO
L'ingresso di Ferrari in altri settori del lusso, cui Marchionne ha accennato in diverse occasioni, ora viene guardata con maggiore cautela.
"Per noi é più facile estrarre valore vendendo un'auto piuttosto che espanderci in campi del settore del lusso che attualmente non occupiamo", ha detto Marchionne.
TRIMESTRE FORTE, ALZA PREVISIONI 2016
Il gruppo ha rivisto al rialzo l'outlook per il 2016, che vede un ebitda adjusted di circa 850 milioni di euro, da 800 milioni della precedente stima, ricavi netti oltre 3 miliardi.
Il terzo trimestre ha visto un utile per azione adjusted di 59 centesimi di euro da 50 di fine settembre 2015, dice una nota. L'utile netto adjusted è quindi di 113 milioni in rialzo del 20% su base annua.
Ricavi netti +8,3% a 783 milioni (+7,9% a cambi costanti), ebitda adjusted +10% a 234 milioni, con un margine del 30%.
Le consegne totali hanno raggiunto 1.978 unità e per l'intero anno sono viste oltre 8.000 unità, incluse le supercar.
Debito netto a 585 milioni rispetto a fine giugno ed è visto oltre 700 milioni (in calo dalla precedente stima di almeno 730 milioni) per l'intero 2016.
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