ROMA (Reuters) -Il governo e e il parlamento italiano devono contenere l'incidenza della spesa pubblica sul prodotto interno lordo se intendono ridurre in modo strutturale la pressione fiscale complessiva, perché "una grande riforma fiscale in disavanzo non è uno scenario possibile", secondo il ministro dell'Economia Daniele Franco.
"In assenza di un intervento sulla spesa, la riforma può rendere il sistema più efficiente ma non può di per sé perseguire la riduzione strutturale del carico fiscale complessivo", ha detto il ministro in audizione in Parlamento.
Nel confermare che il governo presenterà entro fine mese un disegno di legge delega sulla riforma, Franco sottolinea che "il cuneo fiscale in Italia è particolarmente elevato, così come le aliquote sulla tassazione del lavoro".
La riforma quindi deve mirare a "facilitare l'aumento del tasso di occupazione nel nostro Paese, troppo basso per giovani, donne e Sud" e garantire un livello adeguato di progressività.
Franco esclude "nuove forme di tassazione patrimoniale" e apre alla richiesta del parlamento di superare l'Irap, il cui mantenimento "non appare più giustificato".
Le commissioni Finanze di Camera e Senato hanno proposto di incorporare l'Irap nell'Ires.
(Giuseppe Fonte, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)