Gli afflussi azionari sono saliti ai massimi di tre mesi a giugno, quando i mercati globali hanno toccato nuovi picchi.
A differenza dei primi mesi dell'anno, questo aumento è stato alimentato prevalentemente dagli Stati Uniti, lasciando indietro le azioni del resto del mondo (ROW), in particolare quelle europee. Di conseguenza, la concentrazione e l'affollamento attorno agli Stati Uniti e ai settori tecnologici sono aumentati ulteriormente.
Citando l'indagine NAAIM, gli strateghi di Goldman Sachs (NYSE:GS) hanno osservato che il posizionamento azionario dei gestori attivi è stato volatile a giugno, con una prima battuta d'arresto prima di risalire ai massimi precedenti. Questo dato è supportato dai dati della CFTC sul posizionamento dei futures azionari dei gestori attivi, che rimane vicino ai massimi.
Il sentiment degli investitori rimane stabile vicino ai livelli rialzisti, come mostra il sondaggio AAII, anche se è ancora marginalmente al di sotto dei livelli di euforia osservati a marzo. Nel frattempo, anche l'indicatore di paura e avidità si è moderato dalla zona di avidità a livelli più neutrali nell'ultimo mese.
Secondo Goldman, gli investitori al dettaglio continuano ad aggiungere azioni ai loro portafogli. Sebbene gli acquisti di opzioni call siano leggermente aumentati il mese scorso, rimangono al di sotto dei massimi annuali osservati a marzo. Inoltre, i flussi di ETF retail tradizionali sono stati positivi nelle ultime settimane, spinti dalla paura di perdere l'occasione (FOMO) che "fa sì che gli investitori retail inseguano il mercato".
"I flussi costanti e i mercati azionari ai massimi significano che i bilanci delle famiglie statunitensi sono carichi di azioni, ora più che mai", affermano gli strateghi in una nota.
"Le loro partecipazioni azionarie come quota delle attività finanziarie sono rimbalzate a un livello record da un anno all'altro", hanno aggiunto.
Analogamente, anche l'esposizione azionaria delle famiglie dell'UE e del Regno Unito è ai massimi da due decenni, ma non ha ancora superato i livelli dell'era dot-com.
Per quanto riguarda i fondi hedge e di controllo del rischio, gli strateghi hanno sottolineato che entrambi hanno aumentato la loro esposizione azionaria, mentre i CTA e i fondi risk parity hanno leggermente ridotto il rischio, pur mantenendo livelli di esposizione elevati.