LONDRA/SINGAPORE (Reuters) - Il dollaro perde terreno, dopo essere salito ai massimi di quasi tre settimane ieri, con i verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve che hanno fornito pochi indizi su quando la banca centrale statunitense potrebbe iniziare a tagliare i tassi.
Stando alle minute del meeting di dicembre, pubblicati ieri sera, i funzionari della Fed sono convinti che l'inflazione sia sotto controllo e sono preoccupati per i rischi di una politica monetaria "eccessivamente restrittiva".
Tuttavia, non sono emersi segnali chiari su quando l`istituto potrebbe iniziare ad allentare, con i policymaker che ritengono ancora necessario che la politica resti restrittiva per un certo periodo di tempo.
Alle 10,50 italiane, il biglietto verde cede lo 0,28% rispetto a un paniere delle principali valute a 102,21, dopo aver toccato un massimo di tre settimane ieri a 102,73.
E` in calendario domani l'atteso rapporto sugli occupati non agricoli degli Stati Uniti, che probabilmente fornirà ulteriori indicazioni sui margini di manovra della Fed.
Il dollaro si è spinto ai massimi di oltre due settimane nei confronti dello yen, con il ritorno a lavoro dei trader in Giappone dopo una lunga pausa per il nuovo anno. Ha toccato un picco a 143,90 yen per poi ridurre leggermente i guadagni e portarsi intorno a 143,76, in rialzo dello 0,3%.
Dopo essere scivolato ai minimi di oltre due settimane ieri, l'euro guadagna lo 0,38% a 1,096 dollari in seguito ai dati sull`inflazione di Francia e altri Paesi europei.
I mercati si aspettano un rimbalzo dell`indice dei prezzi al consumo dell`area euro di dicembre che sara` diffuso domani da Eurostat.
La sterlina sale intanto dello 0,39% a 1,2712 dollari.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Valentina Consiglio)