LONDRA/SINGAPORE - Il dollaro è rimasto poco mosso, continuando a scambiare vicino ai massimi di sei settimane grazie ai solidi dati economici.
I dati dei sondaggi pubblicati ieri hanno mostrato che l'attività delle imprese statunitensi è inaspettatamente rimbalzata a febbraio, ai massimi degli ultimi otto mesi. Anche nella zona euro, il Pmi dell'attività ha registrato un'impennata ai massimi di nove mesi.
I segnali economici positivi visti ieri hanno indotto gli operatori a prevedere ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, zavorrando l'indice statunitense S&P 500 in calo del 2% e il dollaro in ribasso dello 0,3%.
L'euro rimane stabile a 1,065 dollari, appena al di sopra dei minimi di sei settimane toccati lo scorso venerdì a 1,061 dollari.
L'indice del dollaro guadagna meno dello 0,1% a 104,22, non lontano dai massimi di sei settimane a 104,67 toccati alla fine della scorsa settimana.
Il rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti all'inizio di febbraio ha innescato il rimbalzo del dollaro, che è stato aiutato da una serie di dati economici forti.
Il dollaro scivola dello 0,1% a 134,85 yen, dopo aver guadagnato ieri oltre lo 0,5%.
La sterlina cede lo 0,26% a 1,208 dollari, mentre ieri è salita dello 0,6% dopo la pubblicazione di forti dati Pmi anche per il Regno Unito.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)