LONDRA/TOKYO (Reuters) - Il dollaro si mantiene stabile, mentre gli operatori valutano i dati sull'inflazione Usa e le tensioni in Medio Oriente, dopo che Stati Uniti e Gran Bretagna hanno lanciato attacchi aerei e navali contro obiettivi Houthi nello Yemen.
Intorno alle 10,30 l'indice del dollaro, che tiene traccia della valuta rispetto ad altre sei, scambia poco mosso a 102,27. Questo mese è salito di circa lo 0,9% grazie ai dati Usa più forti del previsto, dopo un calo del 2% nel 2023.
I prezzi al consumo Usa sono cresciuti a dicembre a causa della tendenza al rialzo degli affitti, con un incremento dello 0,3% nel mese e del 3,4% su base annua, contro le previsioni degli economisti di un aumento rispettivamente dello 0,2% e del 3,2%. Il dollaro è salito ieri dopo i dati, ma ha chiuso la seduta sostanzialmente invariato.
L'euro perde lo 0,05% a 1,0967 dollari.
L'attenzione rimane puntata sul Medio Oriente, dove gli attacchi degli Usa e del Regno Unito contro gli obiettivi Houthi hanno segnato un ampliamento delle conseguenze della guerra tra Israele e Hamas a Gaza.
Dollaro in calo rispetto a yen dello 0,15% a 145,08 yen per dollaro.
La sterlina scambia piatta a 1,2759 dollari dopo che i dati hanno mostrato che la crescita è stata migliore del previsto a novembre, ma che è rimasta bassa negli ultimi tre mesi.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Alessia Pé)