(Reuters) - Il premio al rischio per detenere il debito francese rispetto ai Bund tedeschi è calato dai massimi degli ultimi 12 anni dopo la caduta del governo francese, ampiamente prevista.
I deputati dei partiti di estrema destra e di sinistra si sono uniti nel voto di una mozione di sfiducia nei confronti del primo ministro Michel Barnier.
Lo spread tra i rendimenti francesi e tedeschi - un indicatore del premio richiesto dagli investitori per detenere il debito francese - si è ristretto di 3 punti base a 80,90. Lunedì aveva raggiunto i 90 punti base, il massimo dal 2012.
Visto l'andamento dei prezzi nei giorni precedenti, gli operatori di mercato si aspettavano una reazione contenuta o addirittura una risposta 'buy on rumours, sell on news' alla caduta del governo.
Secondo gli analisti, la Francia entrerà in una crisi a combustione lenta che potrebbe portare a un costante deterioramento del merito di credito sovrano e a una minore crescita economica.
Gli analisti hanno sottolineato che nelle bozze della manovra, il governo ha previsto 60 miliardi di euro di tagli alla spesa e aumenti delle tasse per ridurre il deficit al 5,1% del prodotto interno lordo nel 2025.
"In definitiva, la probabile estensione del bilancio 2024 al 2025 implica una politica fiscale meno restrittiva del previsto in termini di entrate fiscali e in linea con quanto previsto in termini di spesa pubblica", ha commentato Charlotte de Montpellier, senior economist di Ing per Francia e Svizzera.
I costi di finanziamento della zona euro sono saliti leggermente, mentre gli investitori attendono i dati sull'occupazione negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare le aspettative sul percorso di allentamento monetario della Federal Reserve.
Il presidente della Fed Jerome Powell ha detto ieri che l'economia statunitense è più forte di quanto la banca centrale si aspettasse a settembre, dando l'impressione di appoggiare un ritmo più lento di tagli dei tassi di interesse.
Il rendimento dei Bund tedeschi a 10 anni - benchmark della zona euro - è salito di 2,5 punti base al 2,08%. La scorsa settimana ha toccato il 2,033%, il minimo da inizio ottobre.
"Mentre la forza dei Treasury statunitensi, sulla scia dei dati Ism deludenti sui servizi e dei segnali di un mercato del lavoro più debole, ha stabilizzato i mercati nel tardo pomeriggio di ieri, la valutazione dell'euro inizia a sembrare tesa in vista del probabile taglio dei tassi della Banca centrale europea di 25 punti base della prossima settimana", ha detto Hauke Siemssen, rate strategist presso Commerzbank (ETR:CBKG).
I prezzi delle obbligazioni si muovono inversamente ai rendimenti.
I titoli italiani hanno leggermente sovraperformato, con lo spread tra i rendimenti italiani e tedeschi che ha toccato un nuovo minimo di 35 mesi a 112,30 punti base.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Antonella Cinelli)