Investing.co m- Apertura in forte negativo per il Ftse Mib che cede l’1,50% restando sotto i 19 mila punti, con quasi tutti i titoli in rosso.
Spicca Mediaset (MI:MS) che cede oltre il 4%, dopo i dati sulla trimestrale diffusi ieri a mercato chiuso. Segue Saipem (MI:SPMI) (-3%), ancora debole a causa del calo del prezzo del petrolio che ha toccato i 55 dollari al barile.
Da segnalare le performance di Poste Italiane (MI:PST) (-3%), Stm, CNH Industrial (MI:CNHI) e Telecom Italia (MI:TLIT) (-2,90%) dopo la sfiducia di ieri all’ad Amos Genish e la conseguente polemica tra TIM e Vivendi (PA:VIV).
Ancora ferma in apertura Banca Carige (MI:CRGI), con la Consob che ha deciso di vietare temporaneamente le vendite allo scoperto a partire da oggi. Il titolo ha ripreso le trattative dopo circa mezz'ora toccando un +15%.
Continua a salire lo spread che supera quota 310, sostenuto dalle vicende politiche tra Governo e Unione europea.
Ieri sera l’esecutivo italiano ha confermato le scelte di politica economica, soprattutto in tema di crescita economica e indebitamento nonostante la richiesta della Commissione europea.
La lettera del Governo in risposta alla richiesta europea era stata inviata entro i termini richiesti, con una versione rivista del Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2019, dopo l’approvazione arrivato dal Consiglio dei Ministri.
Il rischio per l'Italia ora è quello della procedura di infrazione per deficit eccessivo nell'ambito della regola europea del calo del debito.