Investing.com - Dopo la serata targata Fed, i mercati azionari europei si dirigono verso un avvio in ribasso giovedì: -1,2% per il FTSE MIB, -1,5% per il DAX, -1,3% per il CAC 40 mentre a Londra il FTSE 100 è indicato in calo dello 0,7% in attesa della decisione della Bank of England.
Pesante la chiusura di Wall Street, con NASDAQ Composite in ribasso dell'1,8%, mentre S&P 500 e Dow hanno perso entrambi l'1,7%.
La banca centrale statunitense ha alzato i tassi di 75 punti base al termine della riunione di due giorni di mercoledì, come ampiamente previsto. Inoltre, come mostrato dai dot plot, la Fed ha anche segnalato che il suo tasso di riferimento potrebbe aumentare fino al 4,4% alla fine dell'anno e raggiungere il 4,6% entro la fine del 2023, una traiettoria più ripida e più lunga di quanto segnalato dai policymaker nelle proiezioni di giugno.
Leggi anche: Fed alza i tassi di 75 pb per la terza volta di fila, segui Powell IN DIRETTA
In conferenza stampa, il presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato che la banca centrale è disposta "a rischiare la debolezza dell'economia" per contenere l'inflazione e ha stressato la necessità per la Fed di continuare ad andare avanti con il processo di normalizzazione.
Importanti anche le altre banche centrali che oggi comunicheranno le proprie decisioni sui tassi quali: la Banca d'Inghilterra, la Banca nazionale svizzera e la Norges Bank norvegese. Atteso per tutte un aumento di 50 pb o di più del costo dei prestiti.
L'ultimo samurai Kuroda e la Bank of Japan, invece, hanno deciso di confermare la politica monetaria ultra-allentata, rimanendo impegnata a sostenere l'economia anche in presenza di un aumento dell'inflazione.
Il principale dato economico pubblicato in Europa giovedì sarà quello sulla fiducia dei consumatori dell'Eurozona, che dovrebbe mostrare un peggioramento a settembre a -25,8, da -24,9 di agosto.
Tra le notizie societarie, Credit Suisse (SIX:CSGN) (SIX:CSGN) sarà sotto i riflettori giovedì dopo che il Financial Times ha riportato che l'istituto di credito svizzero ha elaborato un piano per dividere in tre la sua banca d'investimento, cercando di vendere le unità redditizie per evitare una dannosa raccolta di capitali dopo tre anni di continui scandali.