TOKYO (Reuters) - Il governo di Tokyo proporrà un piano da 65 miliardi di dollari per rilanciare l'industria dei chip giapponese con sussidi e altri aiuti finanziari per un periodo di "diversi anni", come risulta da una bozza visionata da Reuters.
Il piano, che prevede un sostegno finanziario pari o superiore a 10.000 miliardi di yen (65,10 miliardi di dollari), arriva mentre i Paesi cercano di rafforzare il loro controllo sulle catene di approvvigionamento dei chip in seguito agli shock globali, tra cui le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina.
Come risulta dalla bozza, il governo giapponese intende presentare il piano e le relative proposte di legge per sostenere finanziariamente la produzione massiccia di chip di nuova generazione alla prossima seduta parlamentare.
Questa iniziativa è rivolta in particolar modo al produttore di chip Rapidus e ad altri fornitori di chip per l'intelligenza artificiale.
Rapidus è guidata da veterani del settore e mira a produrre in massa chip all'avanguardia sull'isola settentrionale di Hokkaido a partire dal 2027, in collaborazione con Ibm e l'organizzazione di ricerca con sede in Belgio Imec.
L'anno scorso il governo giapponese ha dichiarato che avrebbe stanziato circa 2.000 miliardi di yen (13 miliardi di dollari) per sostenere l'industria dei chip.
Il nuovo piano fa parte del pacchetto economico del governo che dovrà essere approvato dal Consiglio dei ministri il 22 novembre e prevede un totale di 50.000 miliardi di yen di investimenti pubblici e privati nell'industria dei chip per i prossimi 10 anni.
Secondo la bozza, il governo prevede un impatto economico di circa 160.000 miliardi di yen.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Antonella Cinelli)