Investing.com - Negativi i tabelloni dei titoli azionari europei questo venerdì, sulla scia delle controparti statunitensi ed asiatiche, per via del calo del prezzo del greggio.
Negli scambi europei del mattino, l’EURO STOXX 50 scende dello 0,75%, il francese CAC 40 segna -0,72%, mentre il tedesco DAX 30 è in calo dello 0,79%.
Il prezzo del greggio scende questo venerdì dopo che la Russia ha avvertito che l’eccesso delle scorte globali potrebbe persistere fino al prossimo anno.
La notizia ha pesato sui titoli legati al settore energetico, con il gigante francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) che crolla dell’1,10% e l’italiana Eni (MI:ENI) SpA in calo dello 0,96%, mentre la norvegese Statoil ASA (OL:STL) scende dello 0,41%.
Al ribasso anche i titoli finanziari, con le francesi Societe Generale (PA:SOGN) e BNP Paribas (PA:BNPP) giù dell’1,06% e dello 0,89%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) scendono dello 0,94% e dell’1,66%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) ed Unicredit (MI:CRDI) crollano rispettivamente dell’1,43% e dell’1,99%, mentre in Spagna Banco Santander (MC:SAN) e BBVA (MC:BBVA) segnano -0,79% e -0,75%.
Al rialzo Bouygues (PA:BOUY), con un balzo del 3,81% dopo che il gruppo francese ha confermato le previsioni per l’intero anno fiscale ed ha dichiarato che le perdite operative del primo trimestre si sono ridotte grazie ad un miglioramento nella divisione telecomunicazioni.
A Londra, il FTSE 100 va giù dello 0,61%, con le banche britanniche che hanno seguito la scia ribassista delle controparti continentali.
Lloyds Banking (LON:LLOY) scende dello 0,39% e HSBC Holdings (LON:HSBA) è in calo dello 0,51%, mentre Barclays (LON:BARC) e Royal Bank of Scotland (LON:RBS) crollano rispettivamente dell’1,29% e dell’1,67%.
Intanto, i titoli del settore minerario sull’indice legato alle materie prime sono positivi.
Glencore (LON:GLEN) sale dello 0,10% e Fresnillo (LON:FRES) segna +0,73%, mentre Randgold Resources (LON:RRS) è in salita dello 0,84%.
I mercati britannici sono in fermento da quando ieri la Banca d’Inghilterra ha tagliato le previsioni sulla crescita del secondo trimestre allo 0,3% dallo 0,5% precedentemente stimato.
Per il 2016, la banca centrale prevede una crescita del 2,0%, in calo dal 2,2% annunciato in precedenza.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura in calo. I futures Dow Jones Industrial Average sono in calo dello 0,49%, i futures S&P 500 scendono dello 0,50%, mentre i futures Nasdaq 100 vanno giù dello 0,57%.