Di Senad Karaahmetovic
Oggi si chiude l’anno più difficile degli ultimi 14 anni per gli scambi azionari. Se per gli investitori del mercato azionario il 2022 è stato un anno difficile, ricordiamo che per quelli dei bond è stato uno dei peggiori anni della storia.
L’indice S&P 500 è sceso di quasi il 20% sull’anno in corso (YTD) dopo che gli aggressivi rialzi dei tassi della Fed hanno pesato sulle valutazioni gonfiate. Il settore energetico è quello con la performance superiore nel 2022, sfruttando l’elevata inflazione e la robusta domanda di materie prime.
Invece, il settore tech ha avuto un anno terribile, con il Nasdaq (NASDAQ:NDAQ) in calo di circa il 33% YTD. Anche in questo contesto, alcune delle maggiori società tech del mondo, come Tesla (NASDAQ:TSLA), Meta Platforms (NASDAQ:META) e Amazon (NASDAQ:AMZN ), sono riuscite ad avere una performance nettamente inferiore al Nasdaq.
Gli analisti riflettono sul selloff delle azioni
Ecco i commenti di diverse società di ricerca di Wall Street che coprono Tesla e le loro stime sul 2023.
Wedbush: “Rimaniamo bullish a lungo termine e Outperform su Tesla, anche se Musk DEVE iniziare a cambiare direzione, altrimenti la situazione potrebbe peggiorare”.
Piper Sandler: “TSLA ha subito un colpo di coda nelle ultime settimane, con i trader orientati al ribasso e/o i venditori di perdite fiscali che si sono avventati su ogni minima notizia negativa... Ma non crediamo che la quota di mercato di Tesla stia improvvisamente cedendo a un’ondata di nuova concorrenza e non crediamo che sia cambiato qualcosa nella tesi di lungo termine”.
Morgan Stanley: “Riteniamo che Tesla possa essere in grado di estendere il suo vantaggio rispetto alla concorrenza EV nel FY23 (sia legacy che start-up) anche prima di prendere in considerazione i benefici dell’IRA (Inflation Reduction Act), dove Tesla si distingue anche come il più grande potenziale vincitore”.
Baird: “Le Gigafactory di Austin e Berlino dovrebbero aumentare i margini di un importo crescente q/q nel 2023 con l’aumento della produzione. Siamo incoraggiati dalle notizie sulla produzione di Berlino che ha raggiunto il traguardo di 3.000 veicoli a settimana e gli obiettivi di produzione di 75.000 veicoli nel Q123... Continuiamo a credere che TSLA sia il produttore di veicoli elettrici meglio posizionato sia nel breve che nel lungo termine”.
Deutsche Bank: “Al di là del trimestre, continuiamo ad aspettarci brutte notizie per quanto riguarda l’indebolimento della domanda e i relativi tagli dei prezzi, ma riteniamo che l’azienda rimanga nella posizione migliore per superare le attuali condizioni macroeconomiche, facendo leva sui prezzi per sostenere la crescita dei volumi e sulle varie leve di costo in atto per proteggere i margini”.
Nell’ultimo giorno di scambi del 2022, il prezzo delle azioni Tesla scende di oltre il 2% negli scambi premarket.