Investing.com – Il dollaro è sceso contro le principali controparti, dopo i dati economici tedeschi migliori del previsto, che hanno sollevato il sentimento; intanto i mercati restano concentrati sulla Grecia.
Durante gli scambi della tarda mattinata europea, il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,62%, a 1,3334.
L'istituto di ricerca tedesco Ifo ha dichiarato che il suo indice del clima economico è salito ad un destagionalizzato 109,6 da una lettura di 108,3 a gennaio, superando le aspettative di un aumento di 0,5 punti dell'indice a 108,8.
I dati hanno spinto le speranze che la principale economia della zona euro stia superando l’impatto della crisi del debito e la paura di una recessione nell’area.
Intanto gli investitori seguono gli sviluppi in Grecia, mentre in parlamento si dibatte sulle manovre di austerity da applicare, come richiesto dal salvataggio di 130 miliardi di euro alla Grecia approvato questa settimana dai ministri delle finanze della zona euro.
Il dollaro è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,25% a 1,5709.
Un report della British Bankers’ Association ha mostrato che le approvazioni dei mutui sono salite nel Regno Unito più del previsto a gennaio, salite a 38.100 dai 36.600 del mese precedente.
Gli analisti avevano previsto che le approvazioni dei mutui salissero a 37.300 a gennaio.
I cali della sterlina giungono dopo i verbali dei vertici di febbraio mostrano che 2 membri supportavano l’aumento di 75 miliardi di sterline, mentre il reminder del comitato di politica monetaria votava in favore di un aumento di 50 miliardi di sterline, a 325 miliardi di sterline.
Sulla sterlina hanno pesato i verbali dell’ultimo vertice di politica monetari della Banca d’Inghilterra, che mostrano che 2 membri supportavano l’ulteriore aumento del programma di acquisto di asset della, banca; da ciò nasce la probabilità di un ulteriore allentamento nel corso dell’anno.
Il biglietto verde è sceso anche contro lo yen ed il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,25% a 80,09 e con USD/CHF in calo dello 0,63% a 0,9043.
Stamane il Primo Ministro Yoshihiko Noda ha dichiarato di voler aumentare gli incontri con il Governatore della Banca del Giappone, per aumentare la cooperazione con la banca centrale.
Lo yen è rimasto sotto pressione per via della decisione della Banca del Giappone della scorsa settimana di incrementare il piano di acquisti a 30 mila miliardi di yen.
Il dollaro è sceso anche nei confronti delle controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,34% a 0,9964, AUD/USD in salita dello 0,69% a 1,0710 e NZD/USD in salita dello 0,55% a 0,8337.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,58% a 78,84.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Durante gli scambi della tarda mattinata europea, il dollaro è sceso contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,62%, a 1,3334.
L'istituto di ricerca tedesco Ifo ha dichiarato che il suo indice del clima economico è salito ad un destagionalizzato 109,6 da una lettura di 108,3 a gennaio, superando le aspettative di un aumento di 0,5 punti dell'indice a 108,8.
I dati hanno spinto le speranze che la principale economia della zona euro stia superando l’impatto della crisi del debito e la paura di una recessione nell’area.
Intanto gli investitori seguono gli sviluppi in Grecia, mentre in parlamento si dibatte sulle manovre di austerity da applicare, come richiesto dal salvataggio di 130 miliardi di euro alla Grecia approvato questa settimana dai ministri delle finanze della zona euro.
Il dollaro è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,25% a 1,5709.
Un report della British Bankers’ Association ha mostrato che le approvazioni dei mutui sono salite nel Regno Unito più del previsto a gennaio, salite a 38.100 dai 36.600 del mese precedente.
Gli analisti avevano previsto che le approvazioni dei mutui salissero a 37.300 a gennaio.
I cali della sterlina giungono dopo i verbali dei vertici di febbraio mostrano che 2 membri supportavano l’aumento di 75 miliardi di sterline, mentre il reminder del comitato di politica monetaria votava in favore di un aumento di 50 miliardi di sterline, a 325 miliardi di sterline.
Sulla sterlina hanno pesato i verbali dell’ultimo vertice di politica monetari della Banca d’Inghilterra, che mostrano che 2 membri supportavano l’ulteriore aumento del programma di acquisto di asset della, banca; da ciò nasce la probabilità di un ulteriore allentamento nel corso dell’anno.
Il biglietto verde è sceso anche contro lo yen ed il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,25% a 80,09 e con USD/CHF in calo dello 0,63% a 0,9043.
Stamane il Primo Ministro Yoshihiko Noda ha dichiarato di voler aumentare gli incontri con il Governatore della Banca del Giappone, per aumentare la cooperazione con la banca centrale.
Lo yen è rimasto sotto pressione per via della decisione della Banca del Giappone della scorsa settimana di incrementare il piano di acquisti a 30 mila miliardi di yen.
Il dollaro è sceso anche nei confronti delle controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in calo dello 0,34% a 0,9964, AUD/USD in salita dello 0,69% a 1,0710 e NZD/USD in salita dello 0,55% a 0,8337.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,58% a 78,84.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.