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'Guerra' Opec, Didi e futures WS: Cosa sta succedendo sui mercati

Pubblicato 06.07.2021, 12:28
© Reuters.
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Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano

Investing.com - I prezzi del greggio hanno raggiunto i massimi in sette anni dopo il nulla di fatto dell'OPEC. In Cina, Didi crolla oltre il 20% dopo che l'authority cinese ha ritirato la sua app dai negozi di tutto il paese. Dopo il giorno dell'Indipendenza, i futures indicano un avvio senza direzione con l'indagine non manifatturiera dell'ISM in focus. Negative anche le Borse europee, con la carenza di chip che sta colpendo duramente l'automotive tedesco. Questi sono i market mover di martedì: 

1. Barile a nuovi massimi

I prezzi del greggio sono saliti ai massimi dal 2014, dopo che la resistenza degli Emirati Arabi Uniti ha fatto naufragare la proposta saudita-russa di un graduale aumento della produzione da parte dei maggiori esportatori mondiali. Al momento, i future sul Wti sono in aumento dell'1,7% a $76,46, mentre il Brent è in rialzo dello 0,3% a $77,39.

Dopo il nulla di fatto, l'Opec+ manterrà l'attuale livello di produzione fino ad agosto, nonostante il forte aumento della domanda da parte di un'economia globale in ripresa. Prezzi più elevati comportano il rischio che i singoli paesi rompano l'accordo e aumentino la produzione unilateralmente, innescando un'altra guerra dei prezzi.

A livello tecnico, i contratti futures per la prima consegna sono aumentati più rapidamente di quelli a più lunga scadenza, il che suggerisce che il mercato si aspetta barili extra sul mercato nel prossimo futuro. 

2. Futures WS senza direzione

I mercati azionari statunitensi dovrebbero riaprire contrastati dopo il fine settimana del Giorno dell'Indipendenza, con attenzione rivolta ai verbali dell'ultimo meeting della Federal Reserve. Al momento della scrittura, il Future Dow Jones e il Future S&P 500 indicano un avvio in rosso frazionale, mentre per il Nasdaq si punta ad un positivo di 17 punti.

I titoli che potrebbero essere al centro dell'attenzione includono il settore petrolifero, con il mercato che si chiede se i produttori di shale oil statunitensi saranno in grado di rispondere al picco dei prezzi del greggio aumentando la produzione. Sondaggi come quello offerto dalla Federal Reserve di Dallas hanno suggerito che il settore ha faticato ad attrarre denaro fresco negli ultimi mesi e potrebbe avere difficoltà nel prossimo periodo

Attenzione anche alle indagini ISM sul settore non manifatturiero per il mese di giugno previste alle 16:00 CEST.

3. Pressione da ordini di fabbrica tedeschi

Gli ordini di fabbrica tedeschi a maggio sono diminuiti di oltre il 3%, principalmente a causa della debolezza del settore automobilistico. I numeri mostrano che la carenza globale di chip sta iniziando a farsi sentire nella riduzione delle vendite e dei livelli di produzione. Separatamente, Nissan (T:7201) e Honda (T:7267) hanno riferito che le loro vendite in Cina sono diminuite tra il 16% e il 18% a giugno.

Notizie migliori dal Regno Unito, dove il primo ministro Boris Johnson si è impegnato a porre fine a tutte le restanti restrizioni Covid-19 il 19 luglio, nonostante un'ondata di nuovi casi dovuti alla variante delta. Con oltre la metà dei britannici adulti completamente vaccinati, l'ondata di nuovi casi non ha portato, almeno finora, a un forte aumento dei ricoveri ospedalieri.

4. Eurolistini negativi 

L'azionario europeo perde terreno dopo tre sessioni positive, con gli ordini industriali tedeschi che hanno compensato il balzo dei titoli delle materie prime. Il DAX perde lo 0,3%, il CAC cede lo 0,2%, Londra segna il -0,15%, mentre Piazza Affari cede lo 0,25%.

L'indice paneuropeo Stoxx600 è poco sotto la parità con l'indice di auto e componenti tra i peggiori. Secondo Reuters, o timori per i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento hanno pesato sul comparto da quando ha raggiunto i massimi del 2015 all'inizio di giugno.

5. Didi crolla dopo stretta Cina

Il titolo Didi Global ADR (NYSE:DIDI) sta perdendo il 25% nel trading pre-mercato in reazione alla misura delle autorità cinesi nel fine settimana.  L'ordine di rimuovere l'app del gigante del trasporto con autista dagli app-store in Cina è arrivato domenica dalla Cyberspace administration of China (Cac), in seguito a un'inchiesta ufficiale sulla gestione dei dati dei clienti da parte dell'azienda.

Il Wall Street Journal ha riferito lunedì scorso che i regolatori cinesi avevano "suggerito" a Didi di ritardare l'IPO in seguito preoccupazioni sulla privacy, tuttavia, in assenza di un divieto formale e sotto la pressione degli investitori per farli incassare, la società ha portato avanti la quotazione a NY.

L'azione delle autorità di regolamentazione non impedisce che il servizio di ride-hailing di Didi venga utilizzato in Cina dai clienti esistenti, ma è probabile che il rischio di un'escalation del conflitto con le autorità di regolamentazione peserà sul titolo fino a quando non verrà affrontato in modo definitivo. Nel pre-mercato, anche la società di reclutamento online Kanzhun (NASDAQ:BZ) è in calo di oltre il 10% dopo aver avvertito che la sua app BOSS Zhipin è diventata soggetta a restrizioni simili a quelle dell'app Didi.

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