Di Senad Karaahmetovic
Malgrado i fondamentali deboli, il capo delle strategie di investimento di Bank of America (NYSE:BAC) si aspetta di vedere un rally dei titoli azionari nelle prossime settimane.
I risultati del sondaggio Fund Manager Survey (FMS) di BofA per il mese di luglio mostrano un “cupo livello di pessimismo degli investitori”, nota Hartnett. Le aspettative sulla crescita globale sono al minimo storico, mentre la previsione di una recessione è al massimo dal maggio 2020.
La sensazione generale tra gli investitori è ancora di “stagflazione”, secondo Hartnett, con le compagnie che cercano di dare la priorità a bilanci forti e meno a spese in conto capitale e riacquisti di azioni.
“Gli investitori si aspettano che la Fed alzi i tassi di circa 150bp o più; l’inflazione PCE <4% sarà il probabile fattore di svolta per la Fed; le aspettative sui rendimenti dei bond sono ai minimi di 3 anni con gli investitori che si aspettano un appiattimento della curva; i livelli di liquidità FMS schizzano al 6,1% dal 5,6% (massimo dall’ottobre ‘01) con gli investitori che portano l’esposizione al rischio sotto ai livelli Lehman”, aggiunge Hartnett.
L’indicatore Bull & Bear di BofA resta a 0, segnalando massimo ribassismo. Estreme anche le posizioni, con gli investitori long su dollaro USA e petrolio/materie prime, mentre le allocazioni in titoli azionari sono le più basse dall’ottobre 2008.
Nel caso in cui la Fed sospendesse gli aumenti dei tassi entro Natale e l’indice IPC si raffreddasse, Hartnett vede la possibilità di trade contrari.