Di Alessandro Albano
Investing.com - Gli investitori rischiano di sottovalutare la persistenza dell'inflazione e la risposta necessaria per riportarla sotto controllo. E' quanto affermato venerdì da Isabel Schanbel, uno dei più alti funzionari della Bce, a Bloomberg, due giorni dopo l'intervento della presidente Lagarde al Parlamento di Strasburgo nel quale è stato confermato un aumento di 50 punti base nel meeting di marzo.
"Siamo ancora lontani dal dichiarare vittoria sull'inflazione" ha detto la Schnabel, avvertendo che la reazione dell'economia agli aumenti dei tassi d'interesse "potrebbe rivelarsi più debole rispetto agli episodi precedenti" e, in tal caso, "potremmo dover agire con più forza".
Posizioni che ricalcano quanto affermato nelle ultime ore dall'altra parte dell'Oceano da importanti membri della Fed, come Bullard di St.Louis, secondo il quale non è da escludere un aumento di 50 pb nel prossimo meeting del Fomc.
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A Francoforte, la divisione tra falchi e colombe è più marcata che negli States, e proprio ieri a Londra Fabio Panetta, membro del consiglio direttivo della Bce, ha rettato per un rallentamento della stretta precisando che la banca centrale europea dovrebbe iniziare ad alzare i tassi di interesse con incrementi minori ed evitare di impegnarsi su ulteriori mosse future.
Ma in Europa l'inflazione è più resistente che Oltreoceano, visto l'aumento della componente core a gennaio, per questo i mercati monetari prezzano un picco del 3,75%-4%, livelli mai raggiunti da quanto è stata istituita la banca centrale più di vent'anni fa.
"I mercati sono prezzati per la perfezione", ha detto in questo senso la Schnabel all'agenzia. "(I mercati) Pensano che l'inflazione scenderà molto rapidamente verso il 2% e che rimarrà lì, mentre l'economia andrà benissimo. Sarebbe un ottimo risultato, ma c'è il rischio che l'inflazione si riveli più persistente di quanto attualmente previsto dai mercati finanziari".
Da marzo, Francoforte inizierà con la cessione dei titoli acquistati nel programma APP, un processo che la Fed ha avviato da diversi mesi. Anche se nulla è ancora deciso, "il QT potrebbe essere accelerato", ha aggiunto Schnabel.
"Dobbiamo ridurre il bilancio e vogliamo farlo in modo misurato e prevedibile, senza causare alcun disturbo", ha poi precisato facendo riferimento al rischio frammentazione tra i diversi titoli di Stato, e per il quale la banca ha messo in piedi il Transmission Protection Instrument, una sorta di scudo anti-spread che permette alla banca di intervenire con condizionalità in caso di scossoni sui mercati del credito.