Le probabilità che Donald Trump venga nuovamente eletto Presidente degli Stati Uniti sono in aumento, con i mercati dei pronostici che ora indicano una probabilità di vittoria del 60% a novembre.
Considerando i grandi cambiamenti economici e globali avvenuti durante il primo mandato di Trump, un eventuale secondo mandato di Trump potrebbe avere effetti significativi sull'Europa, secondo l'analisi degli esperti di Goldman Sachs (NYSE:GS).
Una conseguenza diretta della rielezione di Trump sarebbe il ritorno di strategie commerciali assertive. Trump si è impegnato ad applicare un dazio del 10% su tutte le importazioni negli Stati Uniti, comprese quelle provenienti dall'Europa. Questa azione probabilmente provocherebbe un aumento dell'incertezza sulle politiche commerciali, simile all'incertezza osservata durante la disputa commerciale con la Cina del 2018-2019.
"Abbiamo utilizzato un modello statistico che analizza i dati mensili a partire dal 1987 per dimostrare che una maggiore incertezza nelle politiche commerciali tende a influenzare negativamente l'attività economica dell'Eurozona in modo significativo e per un periodo prolungato, mentre gli effetti di un effettivo aumento delle tariffe sono meno pronunciati e più difficili da individuare", spiega il rapporto.
In particolare, il precedente conflitto commerciale ha ridotto la produzione industriale dell'Eurozona di circa il 2%, portando a una diminuzione del PIL dell'1%. Se Trump dovesse implementare le tariffe proposte, si prevede che l'Unione Europea risponda a sua volta, intensificando i disaccordi commerciali. Gli analisti sottolineano inoltre che le economie europee, in particolare quella tedesca, sono particolarmente a rischio a causa del loro notevole impegno nei settori commerciali e industriali. L'aumento delle tariffe proposto potrebbe portare a un lieve aumento dell'inflazione, ma il risultato principale sarebbe una decelerazione della crescita economica.
Un'ulteriore area d'impatto critica sarebbe quella della difesa e della sicurezza.
Trump ha insistito sulla necessità che gli alleati della NATO aumentino la spesa per la difesa al 2% del PIL. Attualmente i Paesi europei destinano circa l'1,75% del loro PIL alla difesa, quindi per soddisfare la richiesta di Trump dovrebbero aumentare la spesa di un ulteriore 0,25% del PIL ogni anno.
Inoltre, l'approccio di Trump di ridurre l'assistenza militare statunitense all'Ucraina potrebbe costringere i Paesi europei ad aumentare la spesa per la difesa di un altro 0,25% del PIL.
Anche se questo potrebbe portare a un leggero aumento della crescita, la percentuale sostanziale di importazioni nelle spese militari europee significa che una parte significativa di questo aumento andrebbe invece a beneficio dell'economia statunitense. Inoltre, l'aumento del deficit potrebbe esercitare una pressione al rialzo sui tassi di interesse a lungo termine in Europa, annullando i potenziali vantaggi per la crescita.
Anche le iniziative interne di Trump, in particolare le riduzioni fiscali e le riforme normative, potrebbero avere un impatto sull'Europa. L'aumento dei consumi statunitensi derivante da queste politiche potrebbe aumentare marginalmente l'attività economica nell'Eurozona. Tuttavia, si prevede che le variazioni dei mercati finanziari dopo la vittoria di Trump nel 2016 - aumento dei tassi di interesse a lungo termine, aumento dei valori del mercato azionario e rafforzamento del dollaro americano - avranno un impatto minore questa volta.
"Tuttavia, l'impatto finanziario complessivo dovrebbe essere limitato, poiché prevediamo che l'influenza degli elevati tassi di interesse a lungo termine sarà bilanciata da un euro notevolmente più debole, in linea con le reazioni dei mercati finanziari dopo le elezioni del novembre 2016", aggiunge il rapporto.
"Complessivamente, i nostri calcoli indicano che le politiche proposte da Trump ridurrebbero il PIL dell'Eurozona di circa l'1% e aumenterebbero l'inflazione di 0,1 punti percentuali", concludono.
"Dato l'effetto più considerevole (e più duraturo) sull'attività economica rispetto all'inflazione, prevediamo che la rielezione di Trump rafforzerà l'argomentazione per cui la Banca centrale europea continuerà a ridurre i tassi d'interesse nel 2025, con semplici calcoli della regola di Taylor che suggeriscono ulteriori riduzioni pari a 30-40 punti base".
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