Investing.com - Wall Street è al ribasso questo lunedì, con gli investitori in ansia per una guerra commerciale globale.
L’indice S&P 500 scende di 20 punti o dello 0,74% a 2.758,94 alle 9:38 ET (13:38 GMT) mentre l’indice Dow composite va giù di 235 punti, o dello 0,94% a 24.855,30 e l’indice NASDAQ Composite legato al settore tech è in calo di 61 punti, o dello 0,79% a 7.685,17.
Venerdì il Presidente USA Donald Trump ha annunciato dazi del 25% su 818 prodotti cinesi per un valore di 34 miliardi di dollari a partire dal 6 luglio. La Cina ha prontamente risposto con dazi del 25% su beni USA, compresi soia ed automobili, per un valore anch’essi di 34 miliardi di dollari.
Le due principali economie al mondo sono impegnate in un botta e risposta sui dazi commerciali globali da alcuni mesi, nel tentativo di riconciliare le differenze sulla questione. I dazi alimentano le prospettive di una vera e propria guerra commerciale, con Unione Europea e Canada che hanno votato per rispondere ai dazi sui metalli USA.
Jd.com segna una delle performance migliori dopo la campanella di apertura, salendo dello 0,96% quando Google (NASDAQ:GOOGL) ha annunciato che investirà 550 milioni di dollari nell’azienda, mentre Tesla (NASDAQ:TSLA) va su dello 0,75%.
Al ribasso invece i titoli del settore tecnologico e finanziario, con Apple (NASDAQ:AAPL) giù dello 0,69%, Netflix (NASDAQ:NFLX) in calo dello 0,89% ed Amazon.com (NASDAQ:AMZN) che scende dello 0,53% mentre Twitter crolla dell’1,35% e Bank of America (NYSE:BAC segna un tonfo dell’1,38%.
In Europa le borse sono negative. Il tedesco DAX crolla di 199 punti, o dell’1,53%, il francese CAC 40 registra un crollo di 73 punti, o dell’1,34%, mentre il londinese FTSE 100 va giù di 23 punti, o dello 0,31%. L’indice paneuropeo Euro Stoxx 50 vede un tonfo di 50 punti, o dell’1,45%, mentre lo spagnolo IBEX 35 crolla di 112 punti, o dell’1,15%.
Tra le materie prime, i future dell’oro salgono dello 0,34% a 1.282,80 dollari l’oncia troy ed i future del greggio sono in salita dello 0,20% a 64,98 dollari al barile. L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,06% a 94,50.