Milano (Reuters) - Fiat Chrysler (MI:FCHA) sta effettuando dei test per un progetto nella città natale dell'azienda, Torino, che permetta ai veicoli ibridi plug-in di passare automaticamente alla modalità elettrica all'ingresso nei centri storici affollati.
Il progetto, che punta a massimizzare i benefici ambientali delle auto ibride, prende piede sulla scia del lancio di Fiat Chrysler (Fca) dei primi modelli a motore alternativo, nel tentativo di recuperare terreno sulle rivali che offrono già una gamma di auto elettriche e ibride in Europa.
Il progetto, che si chiama 'Turin Geofencing Lab' e vede la partecipazione della Città di Torino e dell'azienda di trasporto locale GTT, si basa su un sistema prototipale con sensori di bordo perfettamente integrati che permettono al veicolo di riconoscere quando sta entrando in una zona a traffico limitato, ha reso noto Fca.
I sensori a questo punto spegneranno automaticamente il motore termico e attiveranno la modalità elettrica.
Si permette così ai veicoli ibridi di godere del vantaggio dei veicoli elettrici in centro città, tra cui rientrano parcheggi dedicati.
Il sistema è stato testato inizialmente sul modello ibrido plug-in della nuova Jeep Renegade 4xe. Il test potrebbe essere esteso agli altri veicoli ibridi del gruppo a partire dal prossimo anno.
La crisi del Covid-19 non ha ritardato in maniera significativa i piani di Fca di lanciare i primi modelli elettrici e ibridi. L'uscita della versione elettrica della 500 e delle versioni ibride plug-in della Jeep Renegade e della Compass è prevista per quest'estate.
Un progetto simile è stato lanciato lo scorso anno dalla casa automobilistica tedesca BMW in collaborazione con la città di Rotterdam, che si basava su una notifica dello smart-phone che ricordava al conducente di spegnere il motore termico una volta oltrepassato un confine immaginario verso la "zona esclusivamente elettrica" della città olandese.
Tale progetto però non prevedeva un legame diretto tra il veicolo e le piattaforme di accesso o le porte della città verso zone a traffico limitato, come nel caso di Torino.
Roberto Di Stefano, capo del dipartimento Emea e-Mobility, ha dichiarato che una volta portato a termine il progetto a Torino, verrà gradualmente proposto ad altre città, in Italia e all'estero.