Di Alessandro Albano
Investing.com - Juventus (BIT:JUVE) entra negli scambi dopo la sospensione iniziale ma perde oltre il 6% a seguito della sentenza della Corte Federale di Appello che ha disposto la penalizzazione di 15 punti in classifica per il club all'interno dell'inchiesta Prisma che ha fatto emergere plusvalenze illecite .
La decisione allontana la società dalla qualificazione per la prossima Champions League pesando, quindi, sui ricavi futuri, e si unisce all’inibizione temporanea, decisa dalla stessa Corte, del ds Federico Cherubini di mesi 16 a svolgere attività in ambito FIGC, con richiesta, si legge, "di estensione in ambito UEFA e FIF".
Con la revoca, precisa la società in nota, "la Corte Federale di Appello aveva rigettato il reclamo proposto dalla Procura Federale avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale che, a sua volta, aveva prosciolto Juventus e gli altri soggetti deferiti per insussistenza di qualsiasi illecito disciplinare"
Questo, ricordiamo, in merito all'indagine congiunta di Procura e Consob sui trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze. La società ha poi fatto sapere che "attende la pubblicazione delle motivazioni" e che farà ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport "nei termini del Codice di Giustizia Sportiva".
"E' una sentenza ingiusta e non lo crediamo solo noi", ha detto domenica sera il nuovo Ad Maurizio Scanavino, aggiungendo che "la giustizia federale può comportarsi in modo sommario e ingiusto e questo crea preoccupazione, oggi è successo alla Juve ma può succedere ad altre. Dobbiamo essere pronti a tutto".
"Abbiamo un Consiglio di persone estremamente esperte, un pool di avvocati estremamente capace e quindi porteremo avanti con grandissima determinazione i nostri elementi a sostegno delle nostre ragioni", ha sottolineato in seguito il Ceo.
Separatamente, all'interno alla riorganizzazione dell'intero cda dopo le dimissioni della vecchia guardia capitanata da Andrea Agnelli, la società ha nominato di Francesco Calvo, già Chief of Staff della Società, quale Chief Football Officer, a riporto del Chief Executive Officer, Maurizio Scanavino.