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Kuroda si arrende, anche il Giappone si prepara a dire addio ai tassi negativi

Pubblicato 21.12.2022, 08:58
© Reuters.

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Alla fine anche Haruhiko Kuroda ha ceduto. Il presidente della Bank of Japan, considerato 'l'ultimo samurai della politica monetaria accomodante", ha deciso di rivedere, e praticamente raddoppiare, il range dei rendimenti sui titoli decennali del Paese mantenendo al tempo stesso il tasso d'interesse overnight al -0,1%.

Una decisione, questa, che è stato interpretata dagli economisti come un passo decisivo della BoJ verso l'aumento dei tassi e la fine del zero lower bound dopo oltre dieci anni di tassi negativi, con il Paese che sta affrontando un'inflazione ai massimi da 40 anni (seppur molto bassa rispetto a quanto osservato in Europa)

In risposta alla BoJ, il rendimento a 2 anni è salito sopra lo zero per la prima volta dal 2015, rendendo sempre più vicina la fine dell'era dei rendimenti negativi a livello globale, mentre 10 anni e le altre scadenze a medio e lungo termine sono ormai stabili in positivo.  Tuttavia, i titoli che vanno da una scadenza di un mese ad un anno rendono ancora leggermente in negativo. 

Stando ai dati di Bloomberg, dopo  la decisione della banca centrale giapponese il pool di debito globale con rendimenti sotto lo zero si è ridotto a 686 miliardi di dollari da oltre 11.000 miliardi di dollari registrati alla fine del 2021.

Ottima riposta anche dello yen con la coppia USD/JPY tornata in area JPY131, mentre il benchmark Nikkei 225 ha registrato la seduta peggiore in Asia per la seconda sessione consecutiva non essendo abituato a politiche monetarie di questo tipo. 

"Nessuno si aspettava che questo accadesse prima della scadenza del mandato del governatore Kuroda ad aprile", commenta Craig Erlam, analista senior di Oanda.

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La politica ultra-dovish del Giapopone, spiega l'analista, sta scomparendo "molto prima di quanto la maggior parte dei trader si aspettasse", in quanto la BoJ sta segnalando" l'impossibilità di mantenere i tassi a livelli bassi per molto" e questo sta innescando un sell-off sui mercati obbligazionari globali. La BOJ si è ostinata a mantenere questa politica ultra-facile molto più a lungo di quanto avrebbe dovuto.

Secondo Erlam, la decisione di raddoppiare il limite massimo al +0,5% dovrebbe migliorare la funzionalità del mercato e innescare "un massiccio cambiamento di politica monetaria prima della fine del mandato di Kuroda". Le probabilità di un rialzo dei tassi della BOJ nella riunione di gennaio sono salite ora al 22,3%.

Ultimi commenti

La politica della vergogna...le banche centrali hanno immesso migliaia e migliaia di miliardi nel sistema e poi si chiedono ''a come mai questa inflazione''. Fa ridere già così. Speriamo che queste politiche vergognose non tornino mai più
Scusate ma i 15 trilioni di miliardi di obbligazioni yen con scadenza 10/20 anni a tassi zero che fine faranno ?????,Spariranno come le carte del mago Silvan ??
'l'ultimo samurai della politica monetaria accomodante"...ovvero fare harakiri con la pancia degli altri...??
Ottimo articolo. Adesso mi sono chiare alcune cose.
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