La fiducia degli investitori nei confronti dei gestori di fondi ha raggiunto il livello più alto da gennaio 2022, come ha osservato Bank of America nel suo ultimo sondaggio mensile sui gestori di fondi a livello globale.
I risultati mostrano un significativo aumento dell'ottimismo sulla crescita economica globale, il maggiore dal 20 maggio, e un incremento record degli investimenti in materie prime. Anche gli investimenti in azioni sono aumentati fino a raggiungere un sovrappeso netto del 34%, eguagliando il massimo da gennaio 2022, mentre la percentuale di asset detenuti in liquidità è scesa al 4,2%, in calo rispetto al 4,4% del mese precedente.
"L'ottimismo del mercato non è ancora al punto di vendere alla cieca, ma gli asset sensibili al rischio hanno ora più probabilità di essere influenzati negativamente da notizie sfavorevoli che positivamente da notizie favorevoli", hanno dichiarato gli strateghi di Bank of America.
Il sondaggio mostra un cambiamento nel sentimento degli investitori riguardo alle previsioni macroeconomiche, con un 11% netto dei partecipanti che ora prevede un'economia più forte nei prossimi 12 mesi, la prima previsione complessivamente positiva dal dicembre 2021.
Inoltre, il 78% degli intervistati ritiene improbabile una recessione globale e l'aspettativa di uno scenario senza recessione né surriscaldamento dell'economia è aumentata al 36% rispetto al 7% di gennaio, mentre la previsione di un lieve rallentamento dell'economia è scesa al 54% e l'aspettativa di un grave rallentamento dell'economia rimane bassa al 7%.
Il sondaggio indica anche i principali rischi per i mercati: l'inflazione è la principale preoccupazione per il 41%, seguita dalle tensioni geopolitiche per il 24%.
Tra i potenziali fattori che potrebbero causare il passaggio a un sentimento di avversione al rischio vi sono l'aumento del tasso di disoccupazione al 4,5% per il 33% dei gestori, l'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato decennali statunitensi oltre il 4,5% per il 30% e il superamento dei 100 dollari al barile da parte del prezzo del petrolio per il 29%.
Le preferenze d'investimento sono cambiate notevolmente, con il più grande spostamento verso i materiali e l'aumento degli investimenti nell'energia, nei settori industriali e nei mercati europei dal febbraio 2022, allontanandosi dalla liquidità, dai mercati emergenti e dai beni di consumo.
I dati indicano che le strategie di investimento più popolari al momento sono l'investimento massiccio nei Magnifici Sette (52%) e la scommessa contro la Cina (16%).
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