Di Geoffrey Smith
Investing.com - Gli schermi sono verdi in tutta Europa questo lunedì, mentre si allontana la minaccia di una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti.
Su Twitter, il Presidente Trump ha annunciato che rinvierà l’applicazione di nuovi dazi su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi
sulla scia dei progressi “significativi” nelle trattative commerciali tra i due paesi su una serie di questioni, dai volumi commerciali bilaterali ai diritti di proprietà intellettuale, e l’annuncio ha spinto le borse europee ai massimi di oltre quattro mesi.
Alle 04:15 ET (09:15 GMT), l’indice di riferimento Euro Stoxx 50 sale di 1,24 punti, o dello 0,3%, a 372,48, trainato dai titoli più legati al commercio come Volkswagen (DE:VOWG_p) e Daimler (DE:DAIGn) e da una serie di banche che si erano indebolite nelle ultime settimane per la riduzione delle prospettive di crescita. L’indice settoriale Stoxx Autos and Parts balza dell’1,3%.
Ci sono, tuttavia, delle eccezioni. I costruttori edili britannici sono stati colpiti dalla notizia del weekend secondo cui il governo opererà un giro di vite sulle compagnie per edifici non a norma ed altre pratiche scorrette. Il settore è stato uno di quelli con la performance migliore nel Regno Unito per anni, traendo vantaggio dal generoso sistema degli “aiuti per l’acquisto” che ha garantito costi di prestito bassissimi per i mutui immobiliari. Persimmon (LON:PSN) è il più colpito, con un crollo del 5,9%, ma anche Taylor Wimpey (LON:TW), Barratt Developments (LON:BDEV) e Berkeley Group (LON:BKGH) sono al ribasso.
In Svizzera, il colosso farmaceutico Roche (SIX:RO) scende dello 0,6% dopo quella che sembra una costosa scommessa pari a 4,8 miliardi di dollari sulla compagnia di terapia genica Spark Therapeutics. L’offerta è più del doppio del valore di mercato di Spark alla fine della scorsa settimana.
In Germania, intanto, prosegue l’epopea di Wirecard (DE:WDIG). Il quotidiano Handelsblatt ha riportato nel fine settimana che il divieto di short selling da parte dell’ente regolatore Bafin è stato emesso dopo che la compagnia stessa ha riferito ai Procuratori che qualcuno era intenzionato a corrompere i giornalisti britannici per scrivere notizie negative su di essa, il che avrebbe favorito gli short seller. Dal momento che tutte le critiche su Wirecard finora sono state mosse dall’altrimenti rispettabile Financial Times, non è chiaro perché il Bafin avrebbe dovuto accettare le lamentele della compagnia, che ha dovuto più volte rispondere delle sue pratiche contabili nel corso degli anni.
Wirecard segna un rimbalzo del 2,4% questa mattina, ma è comunque sceso di un terzo dall’inizio delle notizie riportate dal FT, a febbraio.