(Reuters) - È sempre più probabile che l'anno prossimo avvenga il lancio dei contratti futures legati ai bond emessi dall'Unione europea, dato che il debito in essere della regione è in aumento, secondo un funzionario Ue; un passo che darebbe un impulso significativo al trading di questi titoli.
L'Ue è diventata uno dei maggiori emittenti di bond al mondo in meno di tre anni, dopo aver fissato di raccogliere fino a 800 miliardi di euro di debito comune entro il 2026 per il finanziamento di un fondo per la ripresa post-Covid.
Quest'anno l'unione ha intensificato gli sforzi per elevare il profilo delle obbligazioni Ue in modo da essere trattata dai mercati finanziari come un emittente governativo.
Il funzionario dell'Ue ha affermato che 500 miliardi di euro di debito in essere sono considerati dai mercati come l'importo necessario per creare un mercato obbligazionario sufficientemente vasto da poter sostenere un contratto a termine.
"Raggiungeremo questa cifra nel 2024, quindi questo requisito sarà soddisfatto l'anno prossimo", ha detto.
I contratti futures sono strumenti derivati attraverso i quali gli investitori possono acquistare o vendere titoli sottostanti a una data futura, consentendo loro di coprire le proprie posizioni.
I maggiori mercati di titoli di Stato del mondo, tra cui i Treasury statunitensi e i Bund tedeschi, sono sostenuti dai mercati dei futures, considerati strumenti fondamentali per aumentarne l'ampiezza e la liquidità.
La borsa dei derivati Eurex di Deutsche Boerse (ETR:DB1Gn) sta lavorando all'avvio dei futures dei bond Ue già dal 2021.
Interrogato sulla tempistica del lancio, un portavoce di Deutsche Boerse ha risposto: "Siamo passati dal "se" al "quando", il che ci spinge a lavorare a stretto contatto con tutti i principali stakeholder per determinare quale sia il momento giusto per lanciare i futures sui bond Ue".
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)