L'Angola intende uscire dall'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, nota anche come OPEC, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa locali ANGOP e Jornal de Angola giovedì scorso.
Il Ministro delle Risorse Minerarie dell'Angola, Diamantino Azevedo, che sembra essere la figura centrale in questa decisione, avrebbe dichiarato che l'organizzazione "non si allinea con gli interessi della nazione e non è vantaggiosa per il Paese".
Egli ha ricordato che all'Angola non è stato ancora richiesto di ridurre la produzione di petrolio, "tuttavia, se dovessimo continuare a far parte dell'organizzazione, è probabile che alla fine tale riduzione venga imposta".
Nell'ultima riunione dell'OPEC+, svoltasi a giugno dell'anno in corso, l'Angola è stata uno dei Paesi che ha ricevuto un obiettivo di produzione ridotto.
Un rapporto della Reuters di ottobre indicava che la produzione di petrolio dell'Angola era già al di sotto della quota assegnata per l'anno 2024, sulla base di valutazioni di enti indipendenti.
L'OPEC, spesso indicato come un gruppo di nazioni produttrici di petrolio, è composto da 13 Paesi membri che collettivamente contribuiscono a circa il 30% della produzione mondiale di petrolio.
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