Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, mentre pesano i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve e cresce l’attesa per la pubblicazione di nuovi report economici statunitensi nel corso della giornata.
Il dollaro si è indebolito dal momento che i verbali del vertice di aprile della Fed rilasciati ieri non hanno influenzato le aspettative che la banca centrale decida di rinviare l’aumento dei tassi alla fine dell’anno, poiché molti funzionari ritengono che un aumento dei tassi a giugno sarebbe prematuro.
Gli investitori seguiranno con attenzione i dati sull’inflazione USA di venerdì ed il discorso della Presidente della Fed Janet Yellen, per avere ulteriori informazioni sull’andamento dell’economia.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,62% a 95,06, staccandosi dal massimo di due settimane di 95,94 registrato ieri.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,66% a 1,1167 dopo i dati che hanno mostrato che la lettura preliminare dell'indice composito dei direttori acquisti francese è salita a 51,0 da 50,6 di aprile, superando ancora il livello 50 che separa l’espansione dalla contrazione.
L’indice PMI per il settore dei servizi in Francia ha visto un aumento a 51,6 da 51,4 mentre l’indice PMI ha toccato il massimo di 12 mesi di 49,3 da 48,0 di aprile.
Tuttavia, l’attività in Germania, la principale economia della zona euro, è scesa al minimo di cinque mesi, scatenando i timori per la crescita economica, che sembra stia perdendo lo slancio.
La lettura preliminare dell’indice composito PMI della zona euro è scesa al minimo di tre mesi di 53,4 da 53,9 di aprile. Pesano inoltre i timori per il debito della Grecia da quando ieri, un funzionario del governo greco ha dichiarato che Atene potrebbe non riuscire a pagare i 305 milioni di euro al Fondo Monetario Internazionale entro il 5 giugno se non riuscirà a raggiungere un accordo entro la scadenza dei termini.
Anche la sterlina è in salita, con la coppia GBP/USD su dello 0,96% a 1,5686 dopo i dati che hanno rivelato un’impennata dell’1,2% delle vendite al dettaglio britanniche il mese scorso, ben al di sopra dello 0,4% previsto.
Intanto, il dollaro scende contro lo yen ed il franco svizzero, con il cambio USD/JPY giù dello 0,23% a 121,05 e la coppia USD/CHF in calo dello 0,55% a 0,9319.
Il dollaro australiano sale, con la coppia AUD/USD su dello 0,21% a 0,7893, mentre il cambio NZD/USD è stabile a 0,7312.
Il sentimento sulle valute legate all’esportazione resta vulnerabile in seguito ai dati che hanno mostrato che l’indice HSBC Flash dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è salito a 49,1 questo mese da 48,9 di aprile, deludendo le aspettative di un aumento a 49,3.
Il cambio USD/CAD scende dello 0,13% a 1,2192.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno una serie di report, tra cui quelli sulle richieste di sussidio di disoccupazione, le vendite di case esistenti e l’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia.