SYDNEY - Le azioni del BHP Group Ltd hanno registrato oggi un leggero calo, scendendo dello 0,36% a 47,58 dollari australiani (1 dollaro USA = 1,5251 dollari australiani) nonostante i guadagni complessivi del mercato e i solidi prezzi del minerale di ferro, che si sono attestati a 135,20 dollari USA per tonnellata. Il calo è dovuto al fatto che il gigante minerario si trova ad affrontare potenziali scioperi da parte dei coordinatori di cinque miniere di carbone del Queensland, a causa di controversie relative agli accordi aziendali.
Le trattative tra BHP e i rappresentanti sindacali sono in corso, con i sindacati che si oppongono alla mossa dell'azienda di creare accordi separati per i coordinatori della sicurezza in ogni miniera, sostenendo che ciò mina gli sforzi di contrattazione collettiva. Le discussioni sono critiche, in quanto mirano a stabilire accordi equi che onorino i contributi dei membri del team, garantendo al contempo l'integrità operativa.
Con la votazione sui potenziali scioperi a tempo indeterminato o sulla cessazione delle valutazioni dei rischi prevista per il 20 dicembre, la pressione è alta per raggiungere una risoluzione prima della scadenza. Se non si raggiunge un accordo, l'azione sindacale inizierà il 28 dicembre e potrebbe portare a chiusure temporanee nelle miniere interessate, tra cui Blackwater.
Nonostante l'attuale tensione e incertezza che circonda la vertenza sindacale, le azioni BHP hanno registrato un aumento complessivo di quasi il 5% su base annua. La performance dell'azienda è stata sostenuta dai forti prezzi del minerale di ferro, ma l'esito dei negoziati e le possibili azioni di sciopero potrebbero avere un impatto sui risultati futuri. La prossima tornata di colloqui è prevista per mercoledì prossimo: secondo quanto riferito, entrambe le parti hanno fatto "buoni progressi" nelle loro discussioni.
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