Investing.com - Gli analisti di Wells Fargo (NYSE:WFC) hanno suggerito in una nota di venerdì che lo slancio dietro il rally di S&P 500 potrebbe continuare, spinto da un contesto di tassi favorevoli e da aspettative di inflazione ancorate.
L’indice ha guadagnato l’1,6% questa settimana, chiudendo al livello record di 5714, grazie al recente taglio dei tassi di 50 punti base da parte della Federal Reserve, che ha suscitato ottimismo per un atterraggio economico “morbido”.
Wells Fargo ha osservato che “i tassi nominali più bassi dovrebbero essere guidati soprattutto dal calo dei tassi reali”, una dinamica che fa ben sperare per le azioni, in particolare per le aziende a forte crescita.
Il rapporto sottolinea che, nonostante il significativo taglio dei tassi, il mercato ha mostrato uno scarso scostamento tra le large cap growth (+1,8%) e value (+1,6%), con le small cap (+3,2%) e le mid cap (+3,0%) che hanno registrato una performance più forte.
I fattori di momentum sarebbero rimasti intatti, con l’ETF MTUM in crescita del 26% da un anno all’altro, superando il guadagno del 19% dell’S&P 500. Questo, secondo gli analisti, è il motivo per cui l’ETF è in crescita del 26% da un anno all’altro. Secondo gli analisti, ciò è dovuto al fatto che la Fed ha segnalato tagli più contenuti di 25 punti base piuttosto che un’altra riduzione aggressiva di 50 pb, “proteggendo lo status quo”.
In prospettiva, Wells Fargo osserva che i dati storici suggeriscono che settori specifici tendono a beneficiare maggiormente nelle prime fasi dei cicli di allentamento della Fed.
Secondo Wells Fargo, i settori più performanti nel prossimo anno dovrebbero essere Information Technology, Consumer Discretionary e Health Care. Al contrario, si prevede che il settore immobiliare, quello dei servizi di pubblica utilità e quello finanziario registreranno un ritardo. I titoli a grande capitalizzazione, in particolare quelli orientati alla crescita, dovrebbero superare quelli a piccola e media capitalizzazione.
Secondo la banca, il fattore chiave per il proseguimento dei guadagni azionari sarà il calo dei tassi reali.
La banca osserva che da maggio i rendimenti reali del Tesoro USA a 10 anni sono scesi dal 2,25% all’1,55%, contribuendo al rialzo del 9% dell’S&P 500 nello stesso periodo. Il rapporto conclude che c’è ancora spazio per un calo dei tassi reali, che dovrebbe “mantenere le azioni su una traiettoria ascendente”.