L'economia europea si è contratta meno del previsto nel quarto trimestre del 2020, nonostante i blocchi decisi per arginare la pandemia. Ma, secondo le stime dell'Unione, l'eurozona si sta dirigendo verso un altro, probabilmente più forte, declino nel primo trimestre di quest'anno.
L'ufficio statistico dell'Unione europea Eurostat registra che il prodotto interno lordo nei 19 paesi che condividono l'euro è sceso dello 0,5% nel quarto trimestre, per un calo del 5,1% su base annua.
Gli economisti sostengono che il crollo negli ultimi tre mesi dell'anno sia stato più lieve perché le misure restrittive sono state adattate e rese meno proibitive rispetto ad inizio pandemia.
Nel primo trimestre del 2021, il calo sarà probabilmente un po' più insidioso. Tuttavia, non ci sarà un crollo come quello avuto nello stesso periodo dell'anno scorso. Al contrario - secondo gli analisti - è probabile che una ripresa si inneschi di nuovo a partire dalla primavera.
I dati preliminari hanno mostrato che la seconda e la terza più grande economia della zona euro, la Francia e l'Italia, hanno tirato giù il risultato complessivo del quarto trimestre con un calo del PIL trimestrale dell'1,3% e del 2,0% rispettivamente. Nel frattempo la Germania è salita dello 0,1% rispetto al terzo trimestre e la Spagna è cresciuta dello 0,4%.
Grafico: Economie nel 4° trimestre del 2020 Euronews
L'apertura di settori come le costruzioni e l'industria in Francia e Spagna ha contruibuito ad avere un effetto positivo sul Pil.