Di Geoffrey Smith
Investing.com - Il titolo Deutsche Lufthansa (ETR:LHAG) ha toccato un massimo di tre anni nelle prime contrattazioni di venerdì a Francoforte dopo che la compagnia aerea ha riportato una forte oscillazione verso l’utile nel 2022, battendo le proprie aspettative e quelle del mercato.
“Lufthansa è tornata”, ha dichiarato l’amministratore delegato Carsten Spohr in un comunicato, in cui la compagnia di bandiera ha affermato che gli utili prima degli interessi e delle imposte sono passati a un profitto di 1,5 miliardi di euro (1 euro=1,0623 dollari) da una perdita di 1,7 milioni di euro nel 2021. La linea di fondo è passata a un profitto di 791 milioni di euro da una perdita di 2,19 miliardi di euro nel 2021.
I ricavi sono quasi raddoppiati, raggiungendo i 32,8 miliardi di euro, grazie alla fine della pandemia nella maggior parte del mondo, che ha scatenato un’enorme domanda accumulata nei due anni precedenti. Il numero di passeggeri è più che raddoppiato a 102 milioni.
Il titolo Lufthansa ha registrato un rialzo del 6,1% all’apertura, il più alto dall’inizio della pandemia all’inizio del 2020, grazie alla previsione di un altro anno forte per il gruppo. Il titolo ha registrato la migliore performance sul DAX e la migliore performance nel settore dei viaggi in Europa.
Il gruppo ha dichiarato che la domanda per i periodi di vacanza pasquali ed estivi appare “particolarmente robusta”, sia per le destinazioni europee che per quelle nordamericane. Si aspetta quindi che i rendimenti rimangano elevati, ma si sta ancora trattenendo dal ripristinare la capacità. Prevede che la sua capacità nel trimestre in corso sarà pari solo al 75% dei livelli pre-pandemia, per poi salire all’85%-90% nel corso dell’intero anno.
Il gruppo ha dichiarato di aspettarsi “un ulteriore significativo miglioramento dell’EBIT rettificato nel 2023”, ma non ha detto che raggiungerà i suoi obiettivi a medio termine con un anno di anticipo. Il prossimo anno punta a un margine di EBIT rettificato superiore all’8% e a un rendimento rettificato del capitale investito superiore al 10%.
Il gruppo ha perso quasi 9 miliardi di euro nel 2020 e nel 2021, richiedendo un massiccio sostegno da parte dei governi europei per rimanere a galla. Ha rimborsato gli ultimi prestiti di sostegno ai governi di Austria e Belgio nell’ultimo trimestre del 2022.
Come per molte compagnie europee, la posizione finanziaria a lungo termine della compagnia aerea è stata favorita anche dal forte aumento dei tassi di interesse dello scorso anno, che ha ridotto l’importo che il gruppo ha dovuto accantonare per coprire i futuri obblighi pensionistici. Gli obblighi pensionistici netti sono scesi a 2 miliardi di euro da 6,5 miliardi di euro, mentre la leva finanziaria complessiva (netto più passività pensionistiche nette) è scesa a 2,3 volte gli utili sottostanti, al di sotto del livello pre-pandemico di 2,8 alla fine del 2019.