(Reuters) - Mediobanca (BIT:MDBI) ha battuto le attese con l'utile netto del primo trimestre ma ha mancato le stime sui ricavi e ha tagliato le previsioni sul margine di interesse per l'intero anno, cosa che ha impattato sul titolo in borsa con un calo dell'8%.Per l'esercizio in corso, la banca prevede ora un margine di interesse netto "flat" contro l'attesa di una crescita 'low single-digit' formulata in agosto.
Il Ceo Alberto Nagel, in un press briefing sui conti, ha spiegato che la revisione della guidance deriva dalla priorità assegnata alla crescita dei total financial asset (Tfa) nel tentativo di attrarre depositi approfittando di tassi di interesse ancora elevati, anche se in calo, in un contesto in cui gli spread sui prestiti sono vicini ai livelli più bassi di sempre.
"Abbiamo spostato in avanti la ripresa del margine di interesse, oggi lo prevediamo flat per questo esercizio perché evidentemente preferiamo attendere una ripresa degli spread creditizi e questo sarà associato a un maggior contributo di Compass nel secondo semestre dell'anno", ha dichiarato Nagel.
Anche per l'esercizio 2025-26 la banca prevede un margine di interesse 'flat', si legge nelle slide di presentazione dei conti agli analisti.
L'utile netto della banca è sceso del 6,1% su base annua a 330 milioni di euro nel primo trimestre dell'esercizio finanziario che va da luglio a giugno, superando il consensus degli analisti che si aspettavano 319 milioni di euro.I ricavi si sono attestati a 865 milioni di euro, al di sotto del consensus fornito dalla banca di 884 milioni di euro, nonostante un aumento del 29% delle commissioni nette a 231 milioni di euro, grazie al contributo del wealth management e del corporate and investment banking (CIB).
Anche le commissioni sono state inferiori al consensus di 243 milioni di euro. Per l'esercizio in corso e il prossimo la banca vede una crescita 'low double-digit'.
Alle 14,30 Mediobanca cede il 8,02% a 14,33 euro, sottoperformando l'indice delle banche europee che perde circa 1%.
Secondo gli analisti di Citi il crollo in borsa "è più severo" di quanto sia giustificato dal dato dei ricavi sotto le attese. "La reazione del titolo sembra guidata anche dal posizionamento e dalla storica 'overdelivery' di Mediobanca, non visibile in questo trimestre nella redditività core", aggiungono. Per l'esercizio in corso, Mediobanca ha confermato la previsione di una crescita dell'utile per azione (Eps) tra il 6% e l'8% e di un coefficiente patrimoniale di base (CET1) tra il 15,5% e il 16%.
Pur focalizzata sulla crescita organica, Mediobanca continua a guardare a opportunità di shopping nei business a basso assorbimento di capitale e in particolare in Italia nel wealth management sul lato distribuzione, ha detto Nagel.
(Gianluca Semeraro, editing Stefano Bernabei)