Di Ambar Warrick
Investing.com - Listini asiatici positivi questo lunedì, con gli indici cinesi in testa dopo che il governo ha varato ulteriori misure di stimolo, mentre i timori di un’azione più aggressiva da parte della Banca del Giappone hanno fatto crollare i titoli locali.
L’indice cinese delle blue-chip Shanghai Shenzhen CSI 300 è stato il migliore in Asia, con un rialzo del 2% ai massimi di quasi cinque mesi dopo che la People’s Bank of China ha immesso più liquidità nel sistema bancario. La mossa precede l’atteso aumento della liquidità durante le festività del nuovo anno lunare.
I mercati hanno interpretato l’iniezione di liquidità come un segnale che il governo cinese intende adottare ulteriori misure di spesa mentre il Paese è alle prese con la peggiore epidemia di COVID-19 mai registrata.
Si prevede inoltre che l’economia cinese si riprenda quest’anno dopo l’allentamento della maggior parte delle misure anti-COVID, con il Paese che ha riaperto le frontiere la scorsa settimana. I titoli locali sono in rialzo da dicembre su questa base.
L’indice Shanghai Composite ha guadagnato l’1,6%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,7% ai massimi da sei mesi.
Anche gli altri mercati esposti alla Cina sono saliti. L’indice Taiwan Weighted è salito dello 0,6%, mentre l’indice australiano ASX 200 è salito dello 0,8%.
L’indice giapponese Nikkei 225 è sceso dell’1,2%., in attesa del vertice di politica della Banca del Giappone. La pressione sulla banca centrale per un inasprimento della politica è in aumento, dato che l’inflazione locale è salita ai massimi da 40 anni a questa parte nel mese di dicembre.
I dati di lunedì hanno mostrato che inflazione dell’indice dei prezzi alla produzione ha toccato un massimo di 41 anni a dicembre.
L’attenzione si sposta ora su una serie di importanti dati economici previsti per la fine della settimana.
Anche i report sugli utili societari del quarto trimestre saranno al centro dell’attenzione, con i mercati che cercano di valutare se l’indebolimento dell’andamento economico abbia danneggiato i profitti delle principali società.