ROMA (Reuters) - L'Associazione bancaria italiana riduce di 3,8 miliardi le stime, fatte a luglio, degli utili delle banche italiane nel triennio 2016/2018.
Lo si legge nel Rapporto Abi-Afo diffuso oggi.
Nello studio, si legge che "il profilo di redditività rimane indirizzato verso la crescita, tuttavia rispetto alle previsioni dello scorso Luglio si prevedono 3,8 miliardi di euro di utili in meno nel complesso del triennio 2016-2018".
L'Abi spiega che il taglio è legato alle attuali tensioni finanziarie che incidono sulla ripresa della redditività. Quindi l'associazione ora vede, rispetto alle previsioni precedenti, flussi di ricavi più contenuti e una revisione in aumento degli accantonamenti sulle attività finanziarie e sui crediti.
"Nell’insieme la redditività del settore appare in ripresa ma ancora inferiore al costo del capitale", si legge bella sintesi dell'Abi.
Il rapporto prevede anche un avvio più incisivo dello smantellamento delle sofferenze da cui è afflitto l'intero sistema bancario italiano.
Secondo le valutazioni dell'Abi la riduzione della rischiosità dell'attivo arriverà "in anticipo rispetto alle nostre più recenti previsioni, le sofferenze nette quest’anno dovrebbero iniziare il processo di rientro, diminuendo del 2,2% rispetto al 2015".
La riduzione dello stock prevede il rapporto "dovrebbe accelerare e ciò anche in uno scenario al netto di eventuali operazioni straordinarie di dismissione di crediti deteriorati in grado di velocizzarne la fuoriuscita dai bilanci bancari. In termini assoluti si prevede tra il 2015 e il 2018 una riduzione dell’ammontare delle sofferenze nette per oltre 16 miliardi di euro".