FRANCOFORTE/BERLINO (Reuters) - La mossa d'apertura fatta da UniCredit (BIT:CRDI) nella partita per acquisire Commerzbank (ETR:CBKG) ha riacceso il dibattito sul futuro delle banche tedesche, spingendo Berlino a sospendere la vendita di azioni dell'istituto di credito e spostando i riflettori su Deutsche Bank (ETR:DBKGn) come possibile concorrente.
Mercoledì la banca italiana ha annunciato di avere una quota del 9% in Commerzbank, cogliendo di sorpresa le autorità tedesche e ricevendo un'accoglienza ostile da parte del management locale, che intende respingerla.
Ieri l'AD di UniCredit Andrea Orcel ha detto di essere interessato a una fusione, ma di non avere fretta e che la quota nella banca tedesca è, in ogni caso, un buon investimento.
L'approccio diretto di Orcel, che ha raccolto una quota sul mercato prima di acquistare un pacchetto di azioni messo in vendita dal governo tedesco attraverso un collocamento notturno, ha infastidito qualcuno nelle istituzioni a Berlino e non è stato gradito alla sede centrale di Commerzbank a Francoforte, hanno detto fonti a Reuters.
Commerzbank, considerata abbastanza importante da ricevere un salvataggio da parte dello Stato dopo il crash finanziario del 2008, è una delle poche grandi banche private tedesche e un grande finanziatore per il cosiddetto Mittelstand, il settore delle medie imprese del Paese.
A inizio mese il governo tedesco aveva annunciato che intendeva ridurre la propria partecipazione nella banca.
Secondo Hans-Peter Burghof, esperto di banche dell'Università tedesca di Hohenheim, un'aggregazione con UniCredit "produrrebbe una riduzione della concorrenza in Germania, il che non è positivo per la Germania, specialmente nel segmento delle medie imprese".
Nessun commento dal ministero delle Finanze. Commerzbank non ha commentato le osservazioni di Orcel.
Intanto gli investitori hanno rivolto l'attenzione anche a un altro potenziale matrimonio: un'acquisizione da parte di Deutsche Bank.
La combinazione è "nell'interesse di Deutsche Bank e della Germania", hanno scritto gli analisti di JPMorgan in una nota ai clienti.
"In un mondo di tensioni geopolitiche e commerciali, avere una banca tedesca più grande come campione nazionale quotato in borsa e come Hausbank (banca locale) per le aziende tedesche potrebbe essere un'opzione interessante", hanno affermato.
Secondo gli analisti di JPMorgan, l'operazione consentirebbe a Deutsche di ridurre la dipendenza dalle attività di investment banking più volatili, da sempre fonte di preoccupazione per gli investitori.
Deutsche Bank non ha rilasciato commenti e ha rimandato a una dichiarazione fatta questa settimana in cui ha detto di essere concentrata sulla propria strategia di crescita.
Tuttavia in Germania ci sono dubbi sulla fattibilità di un'unione Deutsche-Commerzbank.
Cinque anni fa, su richiesta del governo tedesco, Deutsche Bank ha esplorato l'ipotesi di un'acquisizione di Commerzbank, ma si è poi tirata indietro, come hanno detto all'epoca a Reuters fonti a conoscenza delle trattative.
Un ostacolo importante era rappresentato da quello che, secondo quanto riferito ai tempi a Reuters da una fonte tedesca, sarebbe stato un buco finanziario di svariati miliardi di euro, perché qualsiasi fusione potrebbe innescare un aggiustamento della valutazione di alcuni investimenti, come i titoli di Stato italiani detenuti da Commerzbank. Una fusione avrebbe potuto cristallizzare una perdita.
Anche i potenziali tagli ai posti di lavoro e l'impatto sui clienti destano molti timori.
Stephan Szukalski, che è a capo di un sindacato nonché membro non esecutivo del consiglio di vigilanza di Deutsche Bank, ha detto che sarebbe molto sorpreso se Deutsche avviasse trattative con Commerzbank.
Parlando in qualità di dirigente sindacale, Szukalski ha detto di prevedere che tale combinazione farebbe perdere i clienti corporate che desiderano avere la possibilità di scegliere tra diverse banche.
"Non sarebbe vantaggioso", ha detto. "Ovviamente saremmo contrari. Al 100%.... sarebbe semplicemente una mossa falsa. Le banche devono essere complementari quando c'è un'acquisizione".
Nel frattempo, Orcel ha detto che chiederà l'autorizzazione della Banca centrale europea per consentire a UniCredit di aumentare la propria partecipazione qualora lo desiderasse.
"Le fusioni transfrontaliere sono state auspicate da molte autorità e sarà molto interessante vedere lo svolgimento di questo processo nelle prossime settimane", ha detto ieri ai giornalisti la presidente della Bce Christine Lagarde.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)