Di Laura Sanchez
Investing.com - I mercati europei aprono il mese di ottobre, e il quarto trimestre, come i precedenti 3 quarter: in ribasso. DAX, CAC 40 e FTSE 100 perdono tra lo 0,8% e l'1,1%, mentre il FTSE MIB cede meno dello 0,4%.
"La ragione principale di questo comportamento nei mercati azionari e anche in quelli del reddito fisso è stata l'elevata inflazione, che ha raggiunto il livello più alto degli ultimi decenni in entrambe le regioni (Usa e Ue) e che ha 'costretto' le banche centrali a scegliere tra il controllo della stessa e il sostegno alla crescita economica; tutte hanno chiaramente optato per l'adempimento del loro mandato principale e, ritirando gli stimoli monetari, hanno cercato di ridurre drasticamente sia l'inflazione che le sue aspettative", spiegano gli analisti di Link Securities.
"L'aspetto peggiore della situazione è che, per il momento, l'impatto di questi tassi d'interesse più elevati e del ritiro della liquidità dal sistema è stato molto limitato in termini di moderazione dell'inflazione, per cui comprendiamo che le banche centrali dovranno continuare, almeno nel trimestre in corso, ad aumentare i loro tassi ufficiali con fretta e senza pause", aggiungono questi esperti.
Da Bankinter (BME:BKT) sottolineano come gli interventi delle banche centrali sino "diventati di moda". Gli interventi consumano riserve, ma ottengono poco o nulla. Il mercato prosegue il suo cammino su tutti i fronti. Un percorso difficile perché la fase di aggiustamento non è finita", affermano dalla banca spagnola.
"I mercati azionari statunitensi ed europei sono in calo da tre settimane consecutive, il che è inevitabile finché l'inflazione non mostra segni di diminuzione. E la scorsa settimana non si è affatto attenuata. Allo stato attuale, l'unico risultato possibile è un mercato azionario ribassista, un aumento dei rendimenti obbligazionari e il dollaro USA come valuta più forte del mondo",
Gli analisti di LS si concentrano poi sul utili, e scrivono che "gli analisti e le stesse società quotate in borsa stanno rivedendo al ribasso le loro aspettative sugli utili da alcuni mesi, un processo che, temiamo, è appena iniziato. Ciò che non ci è del tutto chiaro è in che misura i mercati abbiano già scontato questo processo, un fattore chiave per determinare se i mercati azionari sono vicini al bottoming out o se, al contrario, continueranno a correggere".
Secondo Bankinter, questa settimana le cose non andranno diversamente. "Gli ultimi dati sull'inflazione sono stati ancora una volta negativi, e l'economia statunitense continua a offrire una solida resistenza, per cui la Fed non esiterà a continuare ad alzare i tassi", affermano.
"La nostra visione del mercato rimane cauta in un contesto di maggiore incertezza e di indebolimento del contesto macroeconomico. Continuiamo a prevedere uno scenario di inflazione elevata senza picchi nei prossimi mesi, soprattutto in Europa, dove i rischi aggiuntivi derivanti dalla crisi del gas rendono difficile trovare un tetto", concludono da Renta 4 (BME:RTA4).