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Perché crollo titoli di Stato è preoccupante

Pubblicato 04.10.2023, 10:12
Aggiornato 04.10.2023, 10:18
© Reuters.

LONDRA (Reuters) - I principali mercati obbligazionari a livello globale sono ancora una volta in una fase difficile, mentre prende piede una nuova era di tassi d'interesse più alti per periodi più lunghi.

Nel mercato dei Treasury statunitensi, i rendimenti dei bond a 10 anni hanno raggiunto massimi da 16 anni. In Germania hanno toccato i massimi dalla crisi del debito della zona euro del 2011. Anche in Giappone, dove i tassi ufficiali sono ancora inferiori allo zero, i rendimenti dei titoli di stato sono tornati ai livelli del 2013.

Dato che i tassi dei titoli governativi hanno influenza su tutto, dai mutui ai tassi dei prestiti per le aziende, ci sono numerosi motivi di preoccupazione.

Ecco perché il mercato dei bond è importante.

1. Perché i rendimenti dei titoli di stato globali stanno aumentando?

I mercati si stanno sempre più rendendo conto che i tassi di interesse rimarranno alti.

Con un'elevata inflazione core, che esclude i prezzi dei generi alimentari e dell'energia, e un'economia statunitense solida, le banche centrali stanno tentando di contrastare le scommesse sui tagli dei tassi.

I trader vedono ora tagli dei tassi da parte della Fed solo al 4,7% dal 5,25%-5,50% attuale, rispetto al 4,3% previsto a fine agosto.

Questo aggrava i timori sulle prospettive di bilancio dopo che ad agosto Fitch ha declassato il rating degli Stati Uniti, citando gli elevati livelli di deficit. La scorsa settimana l'Italia, fortemente indebitata, ha alzato il proprio obiettivo di deficit.

Deficit più elevati implicano più vendite di titoli di Stato, proprio mentre le banche centrali smaltiscono i propri ingenti portafogli obbligazionari, per cui i rendimenti a più lunga scadenza crescono perché gli investitori chiedono una maggiore compensazione.

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Secondo gli analisti, molti investitori scommettono anche su un calo dei rendimenti dei titoli di stato, per cui sono particolarmente sensibili ai movimenti nella direzione opposta.

2. Fino a che punto potrebbe arrivare il selloff?

I dati statunitensi mostrano ancora resilienza e il sondaggio positivo sulla manifattura pubblicato lunedì ha spinto i rendimenti dei Treasury a salire ancora.

Non è una sorpresa e gli analisti non escludono un incremento dei rendimenti dei Treasury decennali al 5%, dal 4,7% attuale.

Quando il rendimento di un bond sale, il suo prezzo scende.

Invece, l'economia europea ha visto un peggioramento, quindi le vendite dovrebbero essere più limitate, dato che di solito i bond vanno meglio quando un'economia si indebolisce, e la maggior parte delle grandi banche centrali ha segnalato una pausa nei rialzi dei tassi.

Il rendimento decennale della Germania, ha raggiunto il 3%, un'altra soglia significativa se si considera che all'inizio del 2022 i rendimenti erano inferiori allo zero.

3. Perché è importante e perché dobbiamo preoccuparci?

I rendimenti dei Treasury statunitensi a 10 anni sono cresciuti fino a raggiungere la loro media di 230 anni per la prima volta dal 2007, come mostrano i dati di Deutsche Bank (ETR:DBKGn), che mettono in luce l'importanza di adeguarsi a tassi più elevati.

I rendimenti dei titoli di stato determinano i costi di finanziamento dei governi: più a lungo rimangono alti, più alimentano i costi degli interessi pagati dai Paesi.

Questa è una brutta notizia, poiché il fabbisogno di finanziamento dei governi rimane elevato. In Europa, il rallentamento delle economie limiterà la capacità dei governi di ridurre il sostegno fiscale.

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Tuttavia, i rendimenti più elevati sono accolti con favore dai banchieri centrali, visto che aiutano il loro lavoro, aumentando i costi di prestito sul mercato.

Le condizioni finanziarie degli Stati Uniti sono ai livelli più restrittivi da quasi un anno, come mostra l'indice di Goldman Sachs (NYSE:GS), molto seguito.

4. Cosa significa per i mercati globali?

Gli effetti sono molteplici.

In primo luogo, l'aumento dei rendimenti ha posto le basi per il terzo anno consecutivo di perdite sui titoli di Stato globali, danneggiando gli investitori che da tempo scommettevano su un'inversione di tendenza.

Per quanto riguarda le azioni, l'impennata dei rendimenti dei titoli di stato sta iniziando a risucchiare denaro dai mercati in crescita. L'S&P 500 è sceso di circa il 7,5% dai picchi di oltre un anno raggiunti a luglio.

L'attenzione potrebbe tornare a concentrarsi sulle banche, che detengono numerosi di titoli di Stato che accumulano perdite non realizzate, un rischio messo in evidenza dal crollo di Silicon Valley Bank a marzo.

"(Il crollo dei titoli) avrà un forte impatto sulle banche che detengono Treasuries a lungo termine", ha detto Mahmood Pradhan, responsabile macro dell'Amundi Investment Institute. "Più a lungo persisterà, più settori colpirà".

Rendimenti statunitensi più elevati significano anche un dollaro sempre più forte, che esercita pressioni sulle altre valute, in particolare sullo yen giapponese.

5. I mercati emergenti dovrebbero preoccuparsi?

Sì. L'aumento dei rendimenti globali ha aumentato la pressione sui mercati emergenti, in particolare sulle economie a più alto rendimento e più rischiose.

Il rendimento aggiuntivo che i governi con rating 'spazzatura' pagano sul loro debito in valuta forte rispetto ai sicuri Treasury statunitensi è salito a oltre 800 punti base, secondo JPMorgan, più di 70 punti base in più rispetto al minimo del 1° agosto. "L'intensificarsi della narrativa più alto per più tempo, insieme all'aumento dei prezzi del petrolio, è stato anche il motore principale della forza del dollaro americano", ha detto Andrea Kiguel, responsabile della strategia macro FX e EM per le Americhe di Barclays (LON:BARC).

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"La rapidità del movimento ha portato a un indebolimento delle valute della regione, a un violento sell-off dei tassi locali e a un ampliamento degli spread del credito EM".

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)

Ultimi commenti

L'articolo evidenzia come i motivi principali sono annoverare alla politica restrtiva delle banche centrali per il combinato disposto dell'aumento dei tassi a causa dell'inflazione e dal progressivo smaltimento dei titoli di stato acquistati negli anni precedenti che determina l'aumento dei rendimenti. I paesi più indebitati sono quelli più sostenuti dal quantitive easing e quindi ora hanno un maggior effetto sull'aumento dei rendimenti.
Quando imperversa la macchina della paura……
Non si tratta di paura ma di calo dei depositi bancari e quindi della liquidità perché i cittadini prelevano per fare fronte da parte all'aumento delle spese. Le banche non prestano denaro perché è calata la richiesta visti i tassi e se prelevano liquidità dalla BCE pagano il 4,5% e non il tasso zero. In tutta Europa i governi aumentano il collocamento dei titoli di Stato e in USA vengono collocati 2.000 miliardi di Treasury (l'Intero debito pubblico italiano). Quindi non è paura ma realistica situazione economica delicata a dir poco.
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