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Pil Italia 2024 a +1%, Cpi a 2,7% con guerra MO prolungata ma circoscritta- Intesa-Prometeia

Pubblicato 07.11.2023, 14:09
Aggiornato 07.11.2023, 14:18
© Reuters. La bandiera italiana sventola davanti all'Altare della Patria, noto anche come "Vittoriano", nel centro di Roma, Italia , 23 marzo 2016. REUTES/ Stefano Rellandini

MILANO (Reuters) - Il prossimo anno l'Italia crescerà dell'1% e l'inflazione salirà al 2,7% nell'ipotesi base che il conflitto in Medio Oriente prosegua ancora senza tuttavia allargarsi all'intera regione.

E' la previsione formulata nel rapporto sui distretti industriali realizzato da Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) con Prometeia in cui si delineano alcuni possibili scenari legati all'evoluzione della guerra tra Israele e Hamas.

Nello scenario base, a cui viene assegnato il 65% di probabilità e che prevede una "guerra molto intensa" per un paio di mesi e poi un prolungamento senza però che il conflitto si estenda all'intera regione, il greggio toccherebbe 80 dollari al barile e il gas naturale 48 euro al MegaWatt/ora, ha spiegato il capo economista della banca Gregorio De Felice.

L'ultimo dato disponibile relativo a ottobre sull'inflazione italiana vede una stima preliminare all'1,8%, minimo da luglio 2021.

Il governo vede una crescita dell'economia italiana per il 2024 all'1,2%.

Uno scenario più severo prevede il "coinvolgimento esplicito dell'Iran che controlla il passaggio delle navi nello stretto di Hormuz, attraverso cui passa il 40% della produzione mondiale del petrolio", ha ricordato De Felice durante la presentazione.

Sotto questo scenario - il più remoto, cui la banca assegna una probabilità del 5% - il prezzo del greggio balzerebbe a 160 dollari il barile e quello del gas naturale a 110 euro al MegaWatt/ora, mentre il Pil italiano 2024 potrebbe vedere una contrazione dello 0,1% e l'indice dei prezzi al consumo salire al 5,5%.

Un'ulteriore simulazione, a cui Intesa Sanpaolo assegna il 30% di probabilità, vede Siria e Libano fortemente impegnate nel conflitto.

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"In questo caso, la crescita italiana si attesterebbe allo 0,5% e l'inflazione salirebbe al 3,8%", ha detto De Felice.

Il prezzo del greggio salirebbe a 110 dollari il barile e quello del gas naturale a 90 euro al MegaWatt/ora.

In generale, De Felice prevede per l'anno prossimo uno scenario incerto soprattutto a causa di una serie di variabili di tipo geopolitico cui si aggiunge l'incertezza per le elezioni europee e per la riforma del patto di Stabilità.

Per il capo economista di Intesa la capacità dell'export italiano resta elevata e la competitività ha tenuto ma occorre proseguire sulla via degli investimenti.

(Sara Rossi, editing Gianluca Semeraro)

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