LONDRA/NEW YORK (Reuters) - La crisi bancaria e i timori di una recessione hanno frenato le prospettive sulle offerte pubbliche iniziali (Ipo) quest'anno, inducendo le società a rallentare i piani di quotazione in borsa, con il probabile risultato di minori commissioni per le banche d'investimento.
Nonostante ci sia stata una ripresa nella raccolta di fondi e nell'attività al mercato dei blocchi, i volumi delle Ipo da inizio anno sono calati ai minimi del 2019. Le quotazioni in borsa a livello globale hanno raccolto finora quasi 26 miliardi di dollari, secondo i dati di Dealogic.
La scarsa performance di alcune prime Ipo, tra cui quella del provider tedesco di web hosting Ionos, unita al sell-off del mercato azionario innescato dal crollo di Silicon Valley Bank, ha costretto diverse società a rimandare l'avvio dei piani di quotazione.
Gli adviser dei mercati dei capitali azionari, tuttavia, sono ottimisti sulla possibilità che ci sarà una ripresa dell'attività di quotazione in borsa nell'ultima parte dell'anno.
Negli Stati Uniti, i volumi delle Ipo sono aumentati di oltre il 50% rispetto al quarto trimestre del 2022, ma sono ancora in calo dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Le Ipo hanno brevemente ripreso vita a febbraio, con società come Nextracker, azienda di tecnologia solare, e Hesai Group, produttore cinese di sensori, che sono andati avanti con la quotazione.
"Realisticamente parlando, stiamo guardando alla seconda metà dell'anno come punto di partenza (per una riapertura del mercato delle Ipo)", ha detto Keith Canton, responsabile Equity Capital Markets (Ecm) per l'America di JPMorgan Chase & Co (NYSE:JPM).
Una nota positiva per le Ipo è arrivata dal settore della transizione energetica, dove si prevede che la pipeline continui a essere solida, secondo i banchieri che si occupano di Ipo.
"Ci aspettiamo anche che emergano alcuni asset di consumo di alta qualità e di lunga durata una volta che la volatilità del mercato si sarà attenuata", ha detto Daniel Burton-Morgan, responsabile del sindacato dell'Ecm per l'America di Bank of America (NYSE:BAC).
Altre operazioni transfrontaliere, tra cui la tanto attesa Ipo del chipmaker britannico Arm di SoftBank Group Corp, potrebbero contribuire a incrementare i volumi statunitensi nel 2023.
RIPRESA RITARDATA
In Europa, i banchieri d'investimento sostengono che la volatilità del mercato provocata dalla crisi bancaria probabilmente influirà sulla pipeline delle operazioni.
"Quello che è successo con le banche ha portato a un forte aumento della volatilità nei mercati azionari. L'entusiasmo è calato di nuovo, ma ci saranno ancora Ipo prima dell'estate - dipende molto dalle singole società", ha commentato Andreas Bernstorff, responsabile Ecm per l'area Emea di Bnp Paribas (EPA:BNPP).
Ad esempio, l'istituto di credito tedesco Olb, partecipato da Apollo Global Management, e l'azienda svizzera di prodotti per la cura della pelle Galderma hanno sospeso i piani di Ipo a causa delle attuali condizioni di mercato, secondo quanto riferito da fonti a conoscenza della questione.
Alcuni, tuttavia, sperano in una ripresa del sentiment del mercato prima che venga lanciata la prossima ondata di operazioni.
Lottomatica e Italian Design Brands sono tra le poche aziende che stanno ancora andando avanti con i piani di quotazione nel secondo trimestre, secondo fonti.
Lottomatica, anch'essa partecipata da Apollo, sta cercando di vendere circa 400 milioni di euro di nuove azioni per ridurre il debito, oltre a una quantità non determinata di azioni già esistenti, hanno aggiunto le fonti.
"Se questi eventi (la crisi bancaria) fossero accaduti il mese prossimo, quando si aprirà la finestra delle Ipo, sarebbero stati molto più dannosi", ha affermato Lawrence Jamieson, responsabile Ecm per l'area Emea di Barclays (LON:BARC).
I portavoce di Apollo e Lottomatica non hanno commentato. Olb non ha risposto a una richiesta di commento.
(Pablo Mayo Cerqueiro, Echo Wang e Elisa Anzolin, tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)