MILANO (Reuters) - ** Poste Italiane (MI:PST) in calo a Piazza Affari in un mercato debole e che sulla società, di cui il Tesoro detiene il 29,7%, si concentra sull'imminente rinnovo dei vertici.
** Alle 10,50 circa il titolo cede lo 0,8% circa a 6,39 euro dopo un minimo intraday di 6,31 euro, e a fronte di un calo dello 0,25% del FTSE Mib. Volumi in linea con 1,5 milioni di pezzi trattati contro una media di 3,5 milioni.
** Secondo il quotidiano La Repubblica, la riconferma dell'AD Francesco Caio è a rischio a causa della contrarietà della maggioranza di governo, che imputa al manager una scarsa incisività nell'organizzazione dei alcune operazioni di sistema come quella per l'acquisto di Pioneer da UniCredit (MI:CRDI), passata ai francesi di Amundi
** Secondo alcuni analisti, l'eventuale uscita di Caio sarebbe una notizia negativa per il titolo, con il mercato che apprezza i risultati conseguiti dal gruppo e il rilancio avviato sotto la guida del manager.
** Icbpi sottolinea come "le diverse posizioni all'interno del governo e della maggioranza non lascino intravedere una linea d'azione chiara né sul rinnovo dei vertici, né sul collocamento della seconda tranche. Al contrario, riteniamo che il mercato spinga per la conferma di Caio, in ragione dei risultati conseguiti in questa prima, complessa fase di ristrutturazione e rilancio del gruppo".
** A fronte di un impatto negativo sul titolo da una mancata riconferma di Caio un broker sostiene che l'uscita del manager confermi che a breve non sono probabili collocamenti da parte del Tesoro.
** In un report di oggi Goldman Sachs, pur non affrontando il tema governance, ritocca al rialzo le stime in attesa dei risultati del 2016 in agenda domani, citando alcuni benefici derivanti dalla regolamentazione nelle spedizioni. La casa d'affari ha quindi leggermente alzato il target price sul titolo a 7,2 da 7 euro.
** Per La Repubblica il Tesoro sarebbe a favore di Caio che da parte sua difende il suo operato con i risultati conseguiti, ma questo potrebbe non bastare per una riconferma. Quanto ai potenziali sostituti, il quotidiano cita in pole position Matteo Del Fante, attuale Ad di Terna (MI:TRN) o in alternativa Domenico Arcuri a capo di Invitalia.